Il caso della Smith internationalÿe’ arrivataÿquest?oggi sul tavolo dell?assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini. I sindacati e istituzioni locali sono riusciti nell?intento di coinvolgere la Regione in questa delicata vertenza che coinvolge una delle aziende pi importanti della Valdicecina. La Smith international produce scalpelli per la perforazione di pozzi di petrolio. E? una multinazionale, cui casa madre si trova in Texas, e ha uno stabilimento a Saline di Volterra dove lavorano 230 dipendenti. Dallo scorso gennaio, quando l?azienda ha annunciato la necessit di esubero per 80 persone, le trattative tra la stessa dirigenza, i sindacati e le istituzioni sono state serrate. ®Il confronto con la direzione di stabilimento procede nel verso giusto – scrive Andrea Pagni, membro delle rappresentanze sindacali unitarie della Smith per la Fiom Cgil – fin dall?inizio abbiamo chiesto di poter partecipare alle modalit di gestione della cassa integrazione. Ci avvenuto come era gi accaduto in passato. Stiamo lavorando in un?ottica di solidariet , dove chi dispone ancora di ferie ne usufruir , permettendo di lavorare a chi le ha terminate. Dopo di ci inizier la cassa integrazione a rotazione nel limite delle commesse richieste: attualmente stiamo lavorando circa al 25% della forza lavoro¯. Una gestione della crisi partecipata, quindi, che dovrebbe dare frutti importanti, ammesso che il mercato del petrolio riprenda a marciare con regolarit . L?incertezza, infatti, riguarda le commesse che, come spiegato dal sindacalista, la dirigenza sta cercando un po? in tutto il mondo, ma che potrebbero tardare ad arrivare considerata la crisi internazionale dei mercati. A.Q. da Il Tirreno
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