Noi tutti ci inchiniamo davanti all’Italia della Resistenza e della Ricostruzione e siamo sempre chiamati ad arrampicarci sulle spalle dei giganti che ci hanno preceduto. L’Europa rinata dalle macerie della seconda guerra mondiale grazie al lavoro delle generazioni che ci hanno preceduto e che si sono inchinate davanti a Sant’Anna di Stazzema. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e dell’universit Maria (rpt, Maria) Chiara Carrozza, oggi nel suo intervento alla 69a commemorazione dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema. Ma come sono state possibili azioni cos? – si e’ chiesta poi il ministro – Che cosa scatta nell’uomo quando progetta un eccidio di massa, colpendo uomini, donne e bambini? Perche&769; l’essere umano perde il controllo di s? L’indagine storica porter le risposte a queste domande attraverso il metodo scientifico e l’analisi obiettiva. Ma gi &768;sappiamo che il furore di ideologie devastanti pu essere la molla di siffatte azioni. E’ sull’essere umano e sulla sua educazione e formazione che lo Stato deve agire. La cultura, l’abitudine al confronto, il rispetto per gli altri, l’educazione sono le risposte migliori che la scuola pu dare alle generazioni dei nostri studenti.Credo che regimi ed ideologie che hanno segnato drammaticamente la nostra storia nazionale – ha proseguito il ministro – non albergheranno piu&768;nel mondo contemporaneo se saremo in grado di mantenere il ricordo della tragicita&768; di questi eventi, di trasmettere ai piu&768;i giovani i valori basilari per assicurare la convivenza civile. Quindi, in realta, noi non possiamo prevedere un futuro individuale, ma possiamo prevedere il futuro al plurale, il futuro di un Paese: e&768;quello che costruiamo ogni giorno nelle nostre scuole. La scuola e il luogo in cui deve avvenire un esercizio di cittadinanza e di civilta&768; che lega le generazioni, anche attraverso lo studio della storia. A scuola – ha poi osservato il ministro Carrozza – gettiamo le basi della mobilita&768; sociale e dunque del progresso del Paese. Si troppo spesso che l’investimento in istruzione non sia possibile in momenti di crisi economica, ma io ricordo bene che perfino la destra liberale, la quale tassava la fame con l’iniqua imposta sul macinato, dall’altro lato investiva in modo massiccio, e con un approccio tutt’altro che di mera contabilit , sulla scuola e sull’universit . Alla commemorazione hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco di Stazzema Michele Silicani e l’assessore regionale Cristina Scaletti.(ANSA).Grasso, strage Sant’Anna di Stazzema ferita ancora aperta Signor Sindaco, nella ricorrenza dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema intendo unirmi idealmente alla vostra comunit , al ricordo delle tante vittime, dei bambini, delle donne e degli anziani barbaramente trucidati dalle truppe nazifasciste. E’ quanto si legge nel messaggio che il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ha inviato al Sindaco del Comune di Stazzema, Michele Silicani. Le disumanit e la ferocia perpetrate nella strage di quel 12 agosto 1944, ed in quelle che seguirono nel mese di settembre – aggiunge il Presidente Grasso – rappresentano una ferita ancora oggi aperta per il nostro Paese e per l’Europa intera. Nessun popolo pu dimenticare le sofferenze del passato. Esse hanno segnato indelebilmente la nostra coscienza civile. Le inchieste giudiziarie possono essere archiviate, come ha fatto la Procura di Stoccarda nell’ottobre scorso. Ma nulla potr mai fermare il nostro ricordo. Rinnovare la memoria significa reiterare un’alleanza tra le passate e le future generazioni fondata sulla consapevolezza che insieme possiamo evitare che si ripropongano i tanti orrori del Novecento. E’ un impegno collettivo – conclude il Presidente del Senato – che deve trovare nella fede per la democrazia, per la libert e la giustizia il proprio alimento quotidiano. Sono certo che i giovani di Sant’Anna sapranno fare tesoro della sofferenza subita dalla loro terra, testimoniando in tutto il mondo i valori del dialogo e della tolleranza. (ANSA)
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