Tutti i risultati delle analisi sono ampiamente inferiori aiálivelli di azioneáe ai tenori massimi assunti a riferimento. A seguito dell’incendio avvenuto nella discarica del Cassero nei giorni 4 e 5 luglio 2016, Arpat haátrasmesso stamani agli enti interessatiá i risultati delle analisi relative aiácampionamentiáeseguiti in data 5 e 6 luglio 2016 assieme alla mappa che individua le posizioni dove sono stati effettuati i prelievi. I risultati delle analisi dei campioni – scrive Arpat – confermano cheánon vi stata una contaminazione significativa dei vegetali esposti ai fumi dell’incendioáal di fuori delle aree maggiormente interessate dalle ricadute delle sostanze rilasciate in atmosfera. Gli esiti delle analisi depongono per una contaminazione contenuta anche all’interno di tali aree. Si conferma l’assenza di ricadute tali da apportare una contaminazione del suolo o delle acque in tutto il territorio circostante la discarica. Si rimette alle valutazioni che far in proposito la Asl – scrive ancora Arpat – la possibilit di allentare le restrizioni imposte nelle zone di ricaduta con l’ordinanza sindacale vigente.áAllo stato di tali accertamenti analitici, Arpat fa sapere che ritiene conclusa l’attivit di indagine relativa all’entit delle ricadute dei fumi dell’incendio, mentre prosegue l’attivit di controllo sul corpo di discarica, volta anche ad accertare se vi siano stati danneggiamenti all’integrit dell’isolamento del catino della discarica e a monitorarne eventuali impatti sulla falda. (ANSA).
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