Rinnovato il Ccnl delle lavanderie industriali. 63 euro di aumento medio. Ventimila i lavoratori interessati

Dopo quasi un anno di trattative in un incontro di qualche giorno fa, in video conferenza tra Assosistema-Confindustria e Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, è stata finalmente siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto del settore delle lavanderie industriali, il sistema industriale integrato di beni e servizi tessili, medici e affini (oltre 20 mila i lavoratori interessati, dipendenti da circa 1200 imprese), scaduto il 31 marzo 2019. Parte economica. L’intesa prevede un aumento medio sui minimi di 63 euro (cat B1), così distribuito: •per il settore sanitario le tranche saranno 25 euro da marzo 2021, 25 euro da marzo 2022, 13 euro da agosto 2022; •per il settore del turismo, fortemente colpito dalla pandemia, le tranche saranno20 euro da settembre 2021, 15 euro da marzo 2022, 15 euro da agosto 2022, 13 euro da dicembre 2022.Aumentato l’elemento perequativo, per le aziende che non effettuano la contrattazione di secondo livello, che passerà a 230 euro nel 2022 e a 260 euro nel2023.Parte normativa. Nel contratto vengono migliorati gli articoli sul sistema delle relazioni industriali inserendo linee guida sulla partecipazione dei lavoratori e rafforzando il ruolo dell’osservatorio nazionale dell’ente bilaterale Ebli che, nel corso di vigenza contrattuale, dovrà: sviluppare ed integrale un nuovo sistema di inquadramento e valorizzare comportamenti organizzativi; approfondire la disciplina sull’orario di lavoro e adeguarlo al settore; realizzare uno studio sulla reperibilità. Inoltre, nell’intesa vengono rafforzate le norme a contrasto del dumping contrattuale e della speculazione sul passaggio degli appalti. Diritti individuali, nell’accordo viene aumentata la percentuale di part-time dal 10% al 12%, viene aumentata di tre mesi l’aspettativa retribuita a carico dell’azienda, oltre quella prevista dall’INPS, per le vittime di violenza di genere. Innalzata a due le possibilità di anticipo TFR, viene normata la “stagionalità” del settore turismo con accordi aziendali, vengono inserite le linee guida sulla responsabilità sociale di impresa e, infine, vengono inserite le linee guida sulla contrattazione di secondo livello. L’accordo passerà ora al caglio delle assemblee dei lavoratori

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