?Le dichiarazioni apparse sui giornali relative alla gestione dei rifiuti a Firenze e Provincia danno la sensazione di assistere ad una rappresentazione teatrale, il problema capire se si tratta di una farsa comico-grottesca o se siamo davanti ad una tragedia, tragedia che rischia di manifestarsi in una realt gi fin troppo complicata, non pi nel teatrino della politica.A livello regionale stata varata la legge 61, condivisa da tutta la maggioranza e da tutti i soggetti ai quali stata sottoposta, un?ottima legge che la CGIL ha condiviso, una legge che tiene assieme diverse necessit , in primis la riduzione dei rifiuti, la raccolta differenziata e il mercato del riciclo, la realizzazione degli impianti necessari, per inciso come Cgil li vorremmo pubblici, secondo i pi alti criteri di sicurezza e sostenibilit ambientale.La stessa legge riduce a 3 gli Ato interprovinciali che attraverso una razionalizzazione dei costi e una qualificazione dei propri processi industriali devono garantire, attraverso soggetti gestori unici, la gestione integrata di tutto il ciclo, dallo spazzamento allo smaltimento finale o riciclo, e soprattutto l?autosufficienza.Se perseguiamo questi indirizzi avremmo sicuramente anche degli effetti positivi sulle tariffe oltre che sull?ambiente e, cosa non di poco conto in questa fase, anche sulla buona occupazione.Rimettere in discussione i principi fondamentali della legge ne compromette inevitabilmente tutto l?impianto e le finalit , oltre che allungare i tempi di attuazione.Ma la cosa paradossale che ci viene fatto da gli stessi soggetti che l?hanno approvata, con dichiarazioni che denotano una deresponsabilizzazione pericolosa associata a leggerezze onestamente inopportune, qui non si tratta di spostare il cassonetto davanti casa o di portare il sacchetto dell?immondizia pi lontano, certe dichiarazioni come spedire a Livorno il sudicio sono pi da curva che da Sindaco!?Rossano Rossi
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