Il Tar della Toscana ha dichiarato illegittima la decisione del Comune di Livorno di affidare il servizio di gestione dei rifiuti fino al 2030 in difformit con quanto deciso dall’Autorit di servizio Ato Toscana Costa. Lo ha rivelato di direttore dell’Ato, Franco Borchi diffondendo la sentenza n. 1367 pubblicata ieri dai giudici amministrativi. Dopo che nel 2014 il Comune livornese aveva condiviso le scelte di Ato, spiega la nota di Borchi, dal 2017 con la giunta Nogarin ha sempre manifestato un atteggiamento conflittuale nei confronti dell’Autorit servizio rifiuti, rivendicando la pretesa di gestire i rifiuti in maniera diversa da quella prescelta a larga maggioranza dall’assemblea dell’Ato e non si mai uniformato a una sentenza del Tar del 2016 che attribuiva all’Autorit d’ambito e alla maggioranza dei comuni in essa rappresentati la competenza a decidere sulle forme di affidamento con l’obbligo degli altri Comuni di rispettare tali decisioni. La delibera del Comune che affida il servizio ad Aamps fino al 2030 stata il fondamento della richiesta di Aamps per ottenere il concordato preventivo, spiega Ato, prevedendo di continuare a gestire il servizio sul territorio livornese per l’intera durata del concordato. Con la sentenza di ieri, invece, sottolinea Borchi, la gestione del servizio da parte di Aamps quindi necessariamente a tempo e cesser quandol’Autorit d’Ambito avr affidato il servizio, su tutto l’Ato, al gestore unico.ÿQuando la gara per la scelta del socio industriale di RetiAmbiente sar terminata – prosegue Borchi – sar RetiAmbiente a gestire il servizio sul territorio del Comune di Livorno e non Aamps. Il Tar su questo stato chiarissimo: non la durata del concordato a poter stabilire quando il gestore unico avr diritto di iniziare il servizio, vero casomai il contrario, poich la durata del tempo ancora necessario all’operativit del gestore unico a condizionare l’ammissibilit del concordato. L’Autorit servizio rifiuti e la Regione Toscana avevano gi fatto presente, lo scorso anno, sia al Comune di Livorno che ad Aamps che il concordato preventivo era privo del requisito della continuit aziendale. Avevamo manifestato – aggiunge Borchi – la disponibilit a venire incontro alle esigenze del Comune e di Aamps di porre in essere la procedura concordataria stipulando un apposito accordo con l’Ato, ma il Comune ha sempre rifiutato qualsiasi accordo. Ora il TAR ha preso una posizione netta anche su questo affermando che ‘la valorizzazione di eventuali peculiarit o esigenze delle gestioni locali non pu che passare, di volta in volta, dal raggiungimento di intese o accordi fra l’Autorit , titolare delle funzioni in questione, e il Comune interessato’. Perci, spiega il direttore di Ato, nessuna deroga alla gestione unitaria possibile al di fuori degli accordi con l’Autorit d’Ambito e se Livorno vorr proseguire a gestire il servizio sino al 2021, ovvero alla scadenza prevista dal piano concordatario, dovr stipulare un apposito accordo con Ato e non potr pi rifiutarsi di realizzare le intese necessarie per garantire l’obiettivo della gestione unica stabilito dalla legge regionale. (ANSA).
41 2 minuti di lettura