Rete unica, i sindacati al premier: “No a scissioni in Tim. In ballo 100mila lavoratori”

 

I sindacati delle tlc sono contrari a una rete “pubblica” sul modello Open Fiber e lo scrivono in una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. «Occorre un soggetto forte» scrivono Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil

“Ci preme farle presente che ad oggi, tra lavoratori diretti ed indiretti ruota attorno al mondo Tim un numero di circa 100mila risorse. Capirà la nostra preoccupazione rispetto a scelte che potrebbero risultare pericolose per la tenuta del perimetro aziendale e per il suo indotto”. È uno dei passaggi della lettera che i sindacati delle telecomunicazioni hanno inviato al premier, Giuseppe Conte, per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto sul futuro di Tim e della “rete di telecomunicazioni di nuova generazione” di cui si sta discutendo.
Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil esprimono contrarietà a una rete ‘pubblica’ sul modello Open Fiber. “Occorre un soggetto forte”, osservano, e “questo compito lo può assolvere Tim” con
Cdp rafforzata nell’azionariato.

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