I cittadini non si attendono pi solo belle parole, ma anche proposte e risposte ai problemi che solo una politica responsabile pu dare. Questa la sfida per Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, che oggi nella prima seduta della nuova legislatura del Consiglio Regionale ha presentato il suo programma di governo. Il vasto consenso – ha detto – con cui l’elettorato toscano ha voluto premiare il programma da me proposto, condiviso e fatto proprio dalle forze della maggioranza, ci conferisce oggi una grande responsabilit e un compito esaltante che riguarda lo sviluppo e il futuro della Toscana. Rossi ha sottolineato le difficolt poste dalla crisi economica, affermando che i fenomeni di declino hanno messo a dura prova non solo il tessuto produttivo ma anche il livello di benessere civile e coesione sociale per cui universalmente apprezzata la nostra regione. Tuttavia la chiave di lettura giusta per il neogovernatore considerare la crisi come un momento di transizione che pu essere anche un’oppportunit di crescita. Il governo regionale, ha detto il presidente, andr in direzione della semplificazione amministrativa, di una politica dell’inclusione dei migranti capace di punire chi delinque e di trovare soluzioni possibili e intelligenti ai problemi, e di un rilancio del sistema produttivo. La Toscana di Rossi deve essere una regione sostenibile e contemporanea, una rete di citt che deve contemperare le esigenze dei territori per poter competere a livello globale, perch se non rendiamo interconnesso il governo della Toscana difficilmente troveremo risposta ai problemi di rilancio, specie quelli relativi a servizi come le infrastrutture dei trasporti e dell’energia. Il neogovernatore ha quindi rimarcato la necessit di portare avanti il federalismo fiscale, di cui si parla molto ma i tempi si allungano, che doveva essere il motore dell’autonomia; e la costituzione del Senato delle autonomie, che spero avvenga con la riduzione del numero dei parlamentari. (ANSA).
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