Votare no oggi significa poter dire di s domani al cambiamento della societ e significa rafforzare la possibilit di poter continuare a far s che le persone si associno tra di loro e discutano: cos il leader della Fiom Maurizio Landini oggi a Firenze al convegno promosso da ‘Libert e giustizia’ per sostenere le ragioni del no al referendum sulla riforma costituzionale. In alcuni passaggi del suo intervento Landini si riferito anche all’annuncio di Renzi circa il suo abbandono della politica se dovesse prevalere il no: Mi chiedo – ha detto fra l’altro – se in questo Paese dove siamo 60 milioni ci sia solo un genio e nessun altro che sia in gradi di impegnarsi….Duro il giudizio del leader della Fiom anche sulle politiche sui diritti dei lavoratori: Lo statuto dei lavoratori, che salvaguardava i lavoratori dai licenziamenti arbitrari, stato approvato, anche se con l’astensione del Pci, con il voto favorevole di forze politiche diverse tra loro ma che facevano parte di un parlamento eletto dal 90% degli aventi diritto. Oggi, in un parlamento segnato da una forte astensione, quella delle persone pi povere che non votano perch non vedono pi nessuno che possa rappresentarle – ha commentato poi – si approva il jobs act, definito come ‘la cosa pi a sinistra’ ma che fornisce ai peggiori imprenditori la possibilit di licenziare chi vogliono. Infine sul pronunciamento dei 250 scienziati e studiosi per il s al referendum: Io ho fatto la terza media, e anche Giuseppe Di Vittorio che la Costituzione ha contribuito a scriverla era autodidatta. Chi ha scritto la Carta l’ha scritta per quelli come me, che non avendo studiato sono comunque capaci di capire e apprezzare i suoi valori. Ma se per capirla ci vogliono gli scienziati mi pare che non stiamo andando nella direzione giusta…. (ANSA).
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