REDDITI: ILO, DISPARITA’ E’ AUMENTATA DEL 70% RICCHI SEMPRE PIU’ RICCHI POVERI SEMPRE PIU’ POVERI

Ricchi sempre piu’ ricchi e poveri sempre piu’ poveri. A lanciare l’allarme un nuovo studio condotto dall’istituto di ricerca dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO), secondo cui tra il 1990 e il 2005, circa due terzi dei paesi hanno registrato una disparita’ di redditi e la differenza tra il 10% dei dipendenti piu’ pagati e il 10% di quelli meno pagati e’ aumentata nel 70% dei paesi. Una sproporzione che lievita in ‘modo preoccupante’ nella maggior parte delle regioni del mondo e che dovrebbe aumentare ulteriormente a causa dell’attuale crisi finanziaria.Il rapporto intitolato ‘World of Work Report 2008. Income inequalities in the age of financial globalization’ (‘Rapporto sul mondo del lavoro 2008. Disparita’ di reddito all’epoca della globalizzazione finanziari’), rileva che il costo finanziario ed economico della crisi ricadra’ maggiormente sulle centinaia di milioni di persone che non hanno potuto approfittare dei benefici della recente crescita economica. Lo studio spiega anche come la disparita’ di reddito aumenta, sempre piu’ rapidamente, tra alti dirigenti e impiegati medi.Ad esempio, negli Stati Uniti nel 2007, il reddito dei dirigenti delle 15 piu’ importanti imprese era 520 volte superiore a quello degli impiegati medi. Nel 2003, la differenza era di 360 volte. La stessa tendenza e’ stata registrata in Australia, Germania, a Hong Kong (Cina), nei Paesi Bassi e in Sudafrica, anche se il livello di remunerazione dei dirigenti e’ inferiore. La crescita dell’occupazione, dice ancora il rapporto, c’e’ stata ma la ridistribuzione delle ricchezze e’ avvenuta a discapito del lavoro. In 51 paesi su 73 per i quali c’erano dati disponibili, la parte degli stipendi sul reddito totale e’ diminuita nel corso degli ultimi 20 anni. La diminuzione piu’ importante della parte degli stipendi sul Pil si e’ registrata in America Latina e nei Caraibi (-13 %). Seguono Asia e Pacifico (-10 %) ed economie industrializzate (-9 %). Inoltre nei nei paesi in cui le innovazioni finanziarie non vengono regolamentate, i lavoratori e le loro famiglie si sono sempre piu’ indebitati, sia per il finanziamento della casa che per i consumi. Il rapporto dimostra in definitiva – commenta Raymond Torres, direttore dell’Istituto e curatore del rapporto – che il divario tra famiglie piu’ ricche e famiglie piu’ povere e’ aumentato fin dagli anni ’90. Cio’ e’ dovuto all’impatto della globalizzazione finanziaria nonche’ all’indebolimento del ruolo delle politiche nazionali per migliorare il reddito delle classi medie e delle categorie a basso reddito. L’attuale crisi finanziaria dovrebbe ancora peggiorare la situazione finche’ non verranno adottate delle riforme strutturali di lungo termine. Mentre un certo grado di disparita’ di reddito e’ utile per suscitare sforzo, talento e innovazione, differenze troppo importanti possono essere controproducenti e portare danno alle economie: Un aumento eccessivo della disparita’ di reddito rappresenta un pericolo per il tessuto sociale nonche’ per l’efficienza dell’economia. AGI

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