Recovery: sindacati, porto Livorno dimenticato dal Governo ‘Nel Pnrr nessuna risorsa per rilancio scalo’

“Il porto di Livorno è stato completamente dimenticato dal governo. All’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) non sono infatti previste risorse per rilanciare il nostro scalo. Tutto ciò è inaccettabile e non fa altro che ampliare il divario competitivo tra la Toscana costiera e quella centrale”. Così i sindacalisti Giuseppe Gucciardo (Filt-Cgil), Gianluca Vianello (Uiltrasporti) e Dino Keszei (Fit-Cisl). “Della Darsena Europa, progetto cardine per il rilancio del nostro scalo, all’interno del Pnrr non c’è nessuna traccia – aggiungono in una nota -. Nessun investimento previsto neanche per sviluppare le infrastrutture viarie connesse al rilancio portuale. Un vero e proprio schiaffo alla città di Livorno e a tutti i lavoratori e alle lavoratrici che operano all’interno di esso”. Per i sindacati “fa riflettere inoltre che all’interno del decreto legge 59 dello scorso 6 maggio (Misure urgenti relative al Fondo complementare al Pnrr e altre misure urgenti per gli investimenti) si prevedano invece 700 milioni di euro per il cold ironing, quando è di tutta evidenza che tale strumento non funziona. Forse la politica ha la memoria corta? Basterebbe ricordare che l’impianto pilota da 5 milioni di euro costruito a Livorno per una banchina in realtà non ha mai erogato elettricità alle navi poiché queste al momento non dispongono della ‘presa’ necessaria a cui attaccare la ‘spina’”. “Serve un sensibile cambio di marcia – concludono -. Il porto di Livorno non può continuare ad essere dimenticato, ha bisogno di investimenti e di risorse importanti per il suo sviluppo. Al governo e alla politica locale chiediamo più coraggio”. (ANSA).

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