Episodi di denigrazione e di condizionamento della magistratura e di singoli magistrati sono del tutto inaccettabili perch cosi si mette a rischio l’equilibrio stesso tra poteri e ordini dello Stato, sul quale fondato l’ordinamento democratico di questo Paese. E’ quanto scrive la Prima Commissione del Csm nella pratica a tutela di diversi magistrati accusati da Silvio Berlusconi di agire per finalit politiche.Il documento, approvato all’unanimit e che sar discusso domani pomeriggio dal plenum, contiene anche un un pressante appello a tutte le Istituzioni perch, sia ristabilito un clima di rispetto dei singoli magistrati e dell’intera magistratura, che condizione imprescindibile di un’ordinata vita democratica. La pratica aperta in Commissione si arricchita di mese in mese dei vari attacchi del premier alle varie toghe, da quelle del processo Mills a quelle di Napoli e Milano.L’assunto di una magistratura requirente e giudicante che persegue finalit diverse da quelle sue proprie e, per di pi, volte a sovvertire l’assetto istituzionale democraticamente voluto dai cittadini costituisce la pi grave delle accuse – scrive la Commissione – ed integra, anche per il livello istituzionale da cui tali affermazioni provengono, una obiettiva e incisiva delegittimazione della funzione giudiziaria nel suo complesso e dei singoli magistrati.E il discredito gettato sulla funzione giudiziaria nel suo complesso e sui singoli magistrati, pu produrre, oggettivamente, nell’opinione pubblica la convinzione che la magistratura non svolga la funzione di garanzia che le propria, cos determinando una grave lesione del prestigio e dell’indipendente esercizio della giurisdizioneFacendo proprie le preoccupazioni espresse in pi occasioni dal Capo dello Stato, da ultimo nella sua lettera al vice presidente del Csm, i consiglieri affermano che per affrontare serenamente le auspicate riforme in tema di giustizia necessario il rispetto tra gli organi Istituzionali, che devono contribuire a garantire un clima sereno e costruttivo.Non ammissibile una delegittimazione di una Istituzione nei confronti dell’altra, pena – avverte la Commissione – la caduta di credibilit dell’intero assetto costituzionale. Ed indispensabile che non si ripetano episodi di denigrazione e di condizionamento della magistratura e di singoli magistrati, perch lo spirito di leale collaborazione Istituzionale – implica necessariamente che nessun organo Istituzionale denigri liberamente altra funzione di rilevanza costituzionale.
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