La Fiom pratese, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, si tinge di rosa. Per la prima volta nella Camera del lavoro della citt sar una donna a sedere sulla poltrona pi importante della categoria: si tratta di Manuela Marigolli che sostituisce come segretario generale Luciano Lacaria dopo 8 anni di guida della Fiom e che entrato a far parte della segreteria dello Spi, il sindacato dei pensionati della Cgil. Manuela Marigolli, 48 anni, sorella del segretario confederale Manuele, approda alla Fiom dopo tantissimi anni alla Filcams, al commercio. E subito si trova davanti un impegno importante: lo sciopero nazionale dei metalmeccanici a cui non hanno aderito i colleghi di Cisl e Uil. Il corteo interregionale (Toscana e Emilia Romagna) in programma per venerd a Firenze con partenza (alle 9,30) da piazza Indipendenza e arrivo in piazza Santissima Annunziata dove terr il comizio Fausto Durante della segreteria nazionale Fiom. ®I metalmeccanici di Cisl e Uil – spiega Manuela Marigolli – hanno disdetto l?accordo nazionale che scade il 31 dicembre accettando di trattare non solo la parte economica ma anche quella normativa. Un rifiuto ad accettare questa situazione della Fiom che arriva su basi concrete a partire dalla richiesta di bloccare i licenziamenti in favore dell?utilizzo degli ammortizzatori sociali ma anche perch questa trattativa stata aperta senza alcun mandato da parte dei lavoratori. I diritti e le tutele dei lavoratori – afferma Marigolli – devono essere punti fermi e un sindacato non pu andare avanti senza prima consultarli¯. E anche a Prato la situazione della categoria dei metalmeccanici non si preannuncia certo facile per la nuova segretaria. ®La crisi complessiva del distretto – sottolinea la segretaria Marigolli – ha prepotentemente coinvolto anche il settore metalmeccanico e tantissime aziende, si parla di alcune decine, hanno richiesto la cassa integrazione in deroga o la cassa integrazione straordinaria¯. ®Sar importante continuare a tenere un rapporto con i lavoratori per informarli costantemente di quello che accade nelle loro fabbriche e di quali sono i loro diritti. Per questo – conclude la nuova segretaria della Fiom – il mio impegno ad incontrarli e a parlare con loro sar molto forte¯. Ile. R. DA IL TIRRENO
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