Si parla di ripresa ma il settore meccanico pratese vive il peggior periodo da quando cominciata la crisi. Le aziende pi piccole stanno cominciando ad arrendersi e dopo un periodo di cassa integrazione straordinaria in deroga si comincia a parlare di chiusure. L?allarme arriva dal segretario della Fiom Cgil Luciano Lacaria. Una presa di posizione che arriva nel giorno in cui i lavoratori della Gualchierani Textyle automation che cinque anni fa aveva lasciato Prato per trasferirsi a Signa, e di propriet della famiglia di imprenditori pratesi, ha organizzato un presidio davanti all?azienda leader del settore delle presse da imballo e automazione che occupa 58 dipendenti oltre un altro centinaio nell? indotto. L?iniziativa, si spiega in una nota di Rsu e Fiom-Cgil Firenze e Prato, stata promossa per ®sensibilizzare l?opinione pubblica sulla grave situazione che si trovano ad affrontare le famiglie dei lavoratori e il rischio di perdere irrimediabilmente una importante realt produttiva presente da pi di mezzo secolo sul territorio con elevate professionalit ¯. I rappresentanti sindacali spiegano che la ®difficile situazione economica internazionale ha determinato un sensibile calo degli ordini e portato sensibilmente in rosso il bilancio dell? azienda tanto da indurre la propriet a presentare un progetto di concordato preventivo e la conseguente messa in cassa integrazione straordinaria di quasi tutti i dipendenti¯. Nonostante la crisi del settore tessile, per, la societ ®ha buone prospettive di ordinativi in virt del proprio posizionamento a livello mondiale¯ e in questo momento ®il mercato sta dando i primi segnali di ripresa soprattutto in Asia ed America Latina tali da far ipotizzare la possibilit di acquisire nuove ed importanti commesse¯. A tutt?oggi, conclude la nota, ®l? attivit quasi ferma in attesa delle decisioni che il tribunale prender in merito al concordato ed i lavoratori sono estremamente preoccupati circa il loro futuro in quanto ad oggi non si intravede una soluzione che possa salvare i posti di lavoro e garantire continuit di reddito. Se non si riuscir a trovare una soluzione il destino dei lavoratori sar segnato¯. E se alla Gualchierani le acque sono agitate non va meglio nelle altre aziende del settore meccanico e in particolar modo meccanotessile. La concorrenza dell?usato si fa sentire molto sul mercato indiano mentre per il nuovo la Cina, da mesi, sta sempre pi rivolgendosi a produttori locali. ®A Prato – spiega il sindacalista della Fiom Lacaria – le pi grandi hanno fatto cassa integrazione ordinaria per superare il periodo di crisi mentre per le piccole gli ammortizzatori sociali non sembrano essere pi sufficienti. I costi sono molto elevati e in tanti mi dicono che non ce la fanno pi a sostenerli e pensano gi a una chiusura. Due, tre piccolissime aziende hanno gi chiuso e ritengo siano un campanello d?allarme per un settore che stenta a riagganciare la ripresa¯.ÿ DA IL TIRRENO
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