Poste:’funerale’ per ufficio nel Pratese A Bacchereto, bara, banda e vetrine listate a lutto

Gi— le mani dagli uffici postali. Gi— le mani dall’ufficio postale di Bacchereto. Sulle colline medicee di Prato la protesta contro la chiusura degli uffici postali si fa coreografica, con un pizzico di teatro, tanta creativit… e ironia. Lo fa con un funerale in piena regola ? all’ufficio postale che minaccia di chiudere ma anche ai libretti postali che i quasi mille abitanti del paese hanno da decenni presso lo sportello – , un funerale che ha animato per oltre un’ora la piazza e la frazione, con tanto di banda al seguito, cassa da morto straboccante di banconote da cento euro, finte chiaramente, tricolori listati a lutto e tanti striscioni. Cittadini e istituzioni assieme.Una protesta adatta agli anni in cui regna sovrana l’immagine, per provare a bucare l’indifferenza, finire in rete e in televisione e lanciare un messaggio chiaro: a Poste ma anche al governo, che della societ… mantiene ancora oggi l’intero capitale e nomina il consiglio di amministrazione intero. Con twtter e video che dai telefonini rimbalzano in diretta subito in rete: per chiedere almeno una sospensione del provvedimento e sedersi attorno ad un tavolo per studiare soluzioni alternative. Lo chiedono i sindaci ? quello di Carmignano Doriano Cirri ma anche di Poggio a Caiano Marco Martini, solidale e unito nella disgrazia – lo chiede il presidente della Provincia di Prato Matteo Biffoni. Lo chiedono i cittadini.Lo chiede Oreste Giurlani, presidente dell’Uncem, l’unione dei comuni montani e disagiati. Che annuncia: ?Ieri in Regione abbiamo deciso di fare tutti ricorso al Tar per chiedere prima la sospensiva e poi lo stop al provvedimento. Uncem e Regione metteranno a disposizioni delle amministrazioni comunali i propri legali?. Sono 67 gli uffici postali a rischio di chiusura in tutta la Toscana. Quello di Bacchereto Š l’unico nella provincia di Prato: sar… aperto fino a met… aprile, poi dovrebbe chiudere. Due anni fa fu salvato in extremis con una sforbiciata agli orari: da quattro mattine la settimana che stava aperto diventarono tre. Quella sforbiciata agli orari che minaccia adesso altri 37 sportelli in tutta la Regione. da www.iltirreno.it

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