Polemica sull?uscita degli studenti dalle scuole medie, il Coordinamento Donne Cgil Toscana contro il ministro Fedeli: ?Siamo allibite che si ribalti un carico di ulteriore responsabilit che ricadrebbe tutto sulle donne. Se lo Stato abdica al ruolo che gli compete, e apparentemente sembra preoccuparsi per la sicurezza dei nostri figli, in realt obbliga per legge ad arrangiarsi?La legge obbliga i genitori ad assumersi l?obbligo dell?incolumit dei propri figli sotto i 14 anni all?uscita di scuola. Possibile?Gi decidere di mettere al mondo o adottare un bambino o una bambina una scelta di grande responsabilit e assai complicata a partire dalla consapevolezza del crudo mondo che li accoglier . Adesso, dalla Ministra Fedeli, giungono arguti suggerimenti: ?per garantire la sicurezza dei vostri figli fino a 14 anni, andate a prenderli a scuola, mandateci i nonni, o comunque un adulto che se ne faccia carico?. A chi obietta come si possa cos costruire un percorso di autonomia, si risponde: ?lo facciano nel pomeriggio…?. Certo, diciamo noi, quando la scuola, i Presidi, i dirigenti Scolastici non ne avranno nessuna responsabilit , saranno fuori dalla loro giurisdizione, e, se saranno investiti o uccisi, sar solo colpa vostra, cari genitori. Pazienza.Abbiamo qualche obiezione da sollevare:1) Quali nonni? Quelli che lavorano e che ne avranno ancora per molto? Quelli ai quali gi chiediamo di sostituirsi su tutto? Badanti, infermieri ? ecc;2) Quali adulti? Baby sitter a pagamento, ovviamente;3) E lo Stato? Delega ogni responsabilit , si sottrae al ruolo di tutela e garanzia dei suoi giovani, di costruzione di generazioni consapevoli, di bambine e bambini liberi, autonomi e indipendenti;4) E la scuola? Fatti i programmi didattici, concluso ogni ruolo. La scuola non una comunit che cura le menti, i comportamenti e costruisce cittadini del futuro con senso di responsabilit , fiducia nel prossimo, adattamento alla vita, con progetti educativi evoluti.Ecco, lo Stato abdica al ruolo che gli compete, apparentemente sembra preoccuparsi per la sicurezza dei nostri figli, ma, in realt , obbliga per legge ad arrangiarsi. Questa la verit .NOI CHE presentiamo alle scuole progetti contro le violenze, contro i bullismi, sugli stereotipi di genere, sulla buona accoglienza.NOI CHE lavoriamo a fianco di tante donne che hanno un lavoro o che lo stanno cercando, che si arrabattano per far fronte a tutto, dall?accudimento dei bimbi, alla spesa, la casa, i genitori anziani, i compiti a casa e conosciamo e sosteniamo le loro difficolt di conciliazione.NOI CHE vorremmo un mondo a misura di donne, di bambini e di bambine, libero, giusto, accogliente e generoso, SIAMO ALLIBITE che si ribalti un carico di ulteriore responsabilit che ricadrebbe tutto sulle donne. Donne sempre pi povere, pi sole ed esposte ai ricatti e alle violenze.La cura dei nostri bambini e delle nostre bambine deve essere una responsabilit collettiva, un bene comune per il futuro del nostro Paese.Firmato: il Coordinamento Donne CGIL Toscana
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