Sconcerto e rabbia tra i 47 lavoratori della Ser.In, l?azienda di inserimento dati con sede in Sant?Agostino. Due giorni fa il gruppo societario Adecco, di cui fa parte, ha annunciato la cessazione dell?attivit per il 31 dicembre. Un fulmine a ciel sereno. ®Poche settimane fa – spiega Fabio Capponi, responsabile Filcams Cgil – eravamo riusciti a recuperare commesse fino ad ottobre del 2010 grazie all?intervento della Regione¯. La Adecco Ser.In Srl fornisce servizi di data entry a numerosi gruppi bancari. In pratica, gli istituti di credito le appaltano l?immissione nei loro sistemi dei dati di varie operazioni. Ha aziende a Milano, Bergamo, Bologna, Napoli, Roma, Pisa e Pistoia. ? proprio la nostra provincia, con i suoi 47 lavoratori – 43 dei quali donne – ad essere sacrificata al processo di riorganizzazione. ®Il 24 agosto – ricorda Capponi – la direzione annunci l?avvio delle pratiche di mobilit , e il contestuale licenziamento dei lavoratori. Alla base della decisione, secondo la nota inviata dalla direzione, la diminuzione delle commesse, in particolare quelle collegate alla Cassa di Risparmio di Firenze che, essendosi fusa con Banca Intesa San Paolo, sembrava non avere pi necessit di appaltare i servizi alla Ser.In¯. I dipendenti sono scesi in sciopero, hanno incontrato il sindaco Renzo Berti (nella foto) e la presidente della Regione Federica Fratoni. Le organizzazioni sindacali hanno chiesto – e ottenuto – l?intervento dell?assessore regionale Gianfranco Simoncini. L?azienda ha desistito dal procedere con il licenziamento, trasformandolo in un accordo sulla cassa integrazione, in modo da dare la possibilit ad eventuali acquirenti di farsi avanti. Simoncini riuscito a far prolungare di un anno le commesse. Due giorni fa, ecco la doccia fredda. I lavoratori non hanno per intenzione di gettare la spugna senza lottare. ®Venerd – annuncia Paola Zappi, delegata sindacale Cgil – saremo in sciopero tre ore, dalle 10 alle 13. A queste si aggiungeranno altre 5 ore, da decidere nei prossimi giorni. Saremo davanti all?azienda, a rivendicare le nostre ragioni, e speriamo di ottenere solidariet . Qui non mancano n lavoro n professionalit . ? una realt che esiste a Pistoia da oltre 20 anni, con dipendenti qualificati. Le motivazioni di Adecco, che ha rilevato l?attivit lo scorso anno, sono a voler essere generosi molto fumose¯. ®La decisione della propriet – conferma Capponi – incomprensibile alla luce della proroga, ottenuta ad ottobre grazie all?intervento di Simoncini, della commessa del Consorzio delle banche di credito cooperativo. Nell?incontro di due giorni fa la direzione ha affermato che il Consorzio ha la possibilit di rescindere il contratto con solo un mese di preavviso, e loro si sentirebbero poco sicuri. Una motivazione francamente poco credibile¯. ®Crediamo – dice Paola Zappi – che anche le amministrazioni locali avrebbero potuto fare qualcosa di pi. Avevano garantito un impegno per farci arrivare la lavorazione dell?Ici, che per stata destinata ad altra sede¯.ÿ DA IL TIRRENOÿ
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