Scoppia la protesta alla Saint-Gobain. I 67 esuberi comunicati dalla direzione e l?incerto futuro dell?azienda hanno scatenato la rabbia degli operai. I sindacati hanno proclamato due ore di sciopero alla fine di ogni turno. E ieri mattina dopo le 10 e ieri pomeriggio dopo le 16, gli operai hanno bloccato il traffico passando e ripassando sulle strisce pedonali. Una protesta dove non sono mancati i momenti di tensione con qualche automobilista o con qualche camionista. Un operaio ha battuto il proprio casco sul cofano di una macchina, un padroncino voleva passare a tutti i costi e ne nata un?accesa discussione. La lunga coda sull?Aurtelia bloccava il ponte dell?Impero da una parte e l?uscita dalla superstarda dall?altra. Gli operai sanno che a luglio sar sospesa l?attivit del forno Float e che in 67 andranno a casa. Temono che sia l?inizio di un periodo che possa portare alla chiusura della fabbrica. ®Il Float il cuore della produzione, se lo chiudono prima o poi destinato a chiudere tutto l?impianto¯, dice un operaio e altri operai si fanno vicino per dire la loro. ®A rischiare il posto di lavoro non detto che siano quelli che lavorano al Float perch la ristrutturazione riguarda tutto il personale¯. ®Noi siamo in tutto 250 – interviene un operaio – ma con l?indotto arriviamo a 400. La crisi occupazionale va vista anche in quest?ottica¯. ®Venerd scorso, l?azienda aveva detto ai sindacati che avrebbe mantenuto i suoi impegni – dice un operaio – ora la situazione precipitata e di come sar organizzato il lavoro non sappiamo nulla¯. ®Qui siamo operai fra i 35 e 40 anni oltre a qualcuno che ha 50 anni. Abbiamo detto s agli straordinari e alla flessibilit . Noi abbiamo investito il nostro futuro qui dentro e la nostra professionalit non ha alternative¯. Nel frattempo – mentre gli operai stanno continuando a bloccare il traffico – arrivano i rappresentanti sindacali che, ieri mattina, a Bologna hanno incontrato l?azienda. Sono Stefano del Punta, segretario Filcem-Cgil, Fabrizio Roberti della Femca-Cisl e Franco Casalini della Cem-Uil. ®La sensazione che questa crisi sia gestita da Parigi che ha previsto tagli in quasi tutti gli stabilimenti europei con un particolare accanimento in quelli italiani – dice Stefano Del Punta -. Qui a Pisa previsto lo spegnimento del forno Float entro luglio e poi l?eventuale investimento e ripartenza solo se il mercato sar in grado di rimettersi in moto. ? una cambiale in bianco che non vogliamo firmare. L?azienda aveva siglato prima un accordo con noi su un investimento di 100 milioni spalmato su cinque anni. E poi ha firmato l?accordo col Comune, con l?allora sindaco Fontanelli, confermando e rafforzando l?investimento¯. La Saint-Gobain, in cambio, aveva ottenuto dal Comune la variante urbanistica per cui l?area a Ovest diventava edificabile, area gi venduta dalla Saint-Gobain. E i sindacati, nella tarda serata di ieri, hanno incontrato il sindaco Marco Filippeschi. ®Gli impegni dell?azienda sono labili – ha detto il sindaco -. La produzione si riduce e non si d una prospettiva definita sul futuro. Venerd (domani per chi legge, ndr) incontrer i vertici della Saint-Gobain di Pisa e bisogner avere un chiarimento. Aspettiamo delle rassicurazioni. La citt pronta a mobilitarsi a fianco dei lavoratori¯. E oggi il caso Saint-Gobain sar discusso in consiglio comunale dove in programma un question time. Giovanni ParlatoDA IL TIRRENO
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