Le perquisizioni e i sequestri effettuati dalla Guardia di finanza di Pisa nell’ambitodell’indagine sul clan camorristico napoletano ‘Contini’ riguardano quattro pizzerie dell’area pisana che, secondo quanto si appreso, risulterebbero intestate a prestanome e chesarebbero servite a reinvestire il denaro di provenienza illecita del clan.ÿ L’operazione ha portato anche al sequestro di un altro locale, anche quello attivo nella ristorazione, in provincia di Lucca.L?operazione antimafia portata a termine oggi ? ha dichiarato il Prefetto Tagliente ? rappresenta un importante e ulteriore successo della lotta dello Stato contro la mafia e dimostra come la determinazione, delle Forze dell?ordine e delle Procure, garantisca risultati sempre pi incisivi nello sradicamento della criminalit organizzata, anche a Pisa.Consente inoltre ? ha aggiunto il Prefetto ? di confermare, ai cittadini ed agli operatori economici, l’attenzione e l’impegno delle Forze di Polizia e della Magistratura nella lotta alle infiltrazioni criminali mafiose sui nostri territori. Ringrazio il Questore Gianfranco Bernabei, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Marcello Montella e tutti gli operatori che hanno proceduto nella nostra Provincia con perquisizioni, denunce e sequestri di esercizi commerciali.ÿCamorra: sequestrati cinque locali tra Pisa e ViareggioÿServivano a riciclare denaro sporco, intestati a unica famigliaÿ Sono cinque i locali sequestrati dalla Guardia di finanza di Pisa e dalla polizia nell’ambito dell’indagine anticamorra coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Firenze e per la quale sono indagate 12 persone per i reati di riciclaggio e reimpiego di proventi illeciti nell’economia, nonch intestazione fittizia di valori aggravati da finalit di agevolare organizzazioni mafiose. Lo rendono note le fiamme gialle. In particolare le attivit sequestrate sono il bar ristorante ‘La Passeggiata’ di Viareggio (Lucca) gestito dall’omonima societ il rappresentante legale Espedito Parisi; il ristorante-pizzeria ‘Salustri’ di San Giuliano Terme (Pisa) gestito dalla Gbr srl che fa capo a Giuseppina Parisi; il ristorante pizzeria ‘L’imbarcadero’ di Marina di Pisa della Elleci di Espedito Parisi; il ristorante-pizzeria ‘Antico violetto’ di Pisa gestito da Al.ma srl, societ accomandita semplice di Carmela Parisi & C.; e il ristopizza ‘L’Arciere’, a Pisa, di Giuseppina Parisi. I sequestri, spiega la finanza in una nota, sono l’epilogo di lunghe e complesse indagini reddituali ed economiche, completate con attivit tecniche e proiezioni investigative in Campania e nel Lazio, incentrate su un gruppo di soggetti che negli ultimi otto anni hanno effettuato grossi investimenti finanziari acquistando societ ed esercizi commerciali bene avviati in rinomate zone turistiche di Pisa e della Versilia, utilizzando capitali di provenienza illecita e tentando di aggirare le norme antimafia attraverso l’intestazione formale delle quote societarie a otto prestanome e familiari compiacenti. Le fiamme gialle hanno ricostruito i passaggi di propriet dei cinque locali sequestrati rilevando una notevolissima sproporzione tra i capitali impiegati, per milioni di euro e i redditi derivanti da attivit economiche lecite dei soci delle societ acquirenti, tutti di livello irrisorio. Sono anche stati individuati collegamenti tra i prestanome e i titolari effettivi, uno dei quali gi condannato nel 1986 dalla Corte d’Appello di Napoli per riciclaggio a favore del clan camorristico Edoardo Contini di Napoli e gli sviluppi investigativi hanno consentito di risalire alle rivelazioni di cinque collaboratori di giustizia, che hanno consolidato il quadro accusatorio. (ANSA).Camorra: sindaco Pisa, sequestri? riciclaggio si combatteÿ E’ un fatto che richiama a una realt inquietante. Lo afferma in una nota il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, commentando l’operazione anticamorra che nel territorio pisano ha portato al sequestro di quattro pizzerie utilizzate dai clan per riciclare il denaro di provenienza illecita. L’azione esemplare della magistratura e delle forze dell’ordine – prosegue il primo cittadino pisano – ha dato un duro colpo a un’estesa rete criminale. E’ il segno che l’investimento di soldi sporchi si pu individuare, stroncando il radicarsi del fenomeno, e, con i necessari incroci d’informazioni, anche prevenire. Vanno in questo senso le intese realizzate fra i comuni, la Prefettura e la Camera di Commercio per fare controlli incrociati. Secondo Filippeschi i sequestri, riconducibili a un’unica famiglia dimostrano che Pisa una citt per tanti motivi attrattiva per attivit che sono appetibili per la criminalit organizzata e che ‘ merita un’attenzione forte e specifica e una lotta senza quartiere contro ogni rischio d’infiltrazione. (ANSA).Camorra: Bindi, pesante condizionamento a economia legaleÿ Serve affinare strumenti e norme contro corruzione e riciclaggioÿ Apprezzamento per la complessa e importante operazione anticamorra diretta dalla Dda di Napoli e coordinata dalla Direziona nazionale antimafia che ha colpito le attivit criminali del potente clan Contini tra Napoli Roma e la Toscana e’ stata espressa dal Presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi. La mole e la qualit dei beni sequestrati nella capitale e nelle altre citt – dice Bindi – conferma l’efficacia di una strategia di contrasto che punta a scardinare gli interessi economici della criminalit organizzata e in grado di occupare rilevanti segmenti di attivit imprenditoriali lecite, utilizzate come gigantesche lavatrici dei propri traffici illegali. Si tratta, aggiunge di un pesante condizionamento all’economia legale e alla vita sociale che va combattuto con estrema determinazione ma anche affinando e rafforzando gli strumenti che abbiamo a disposizione, a cominciare dalle norme contro la corruzione e il riciclaggio. A tutte le forze di polizia, all’Arma dei Carabinieri, agli investigatori della Dia e ai magistrati che hanno lavorato al successo di questa rilevante operazione va il mio ringraziamento e il sostegno della Commissione Antimafia, conclude Rosy Bindi. (ANSA).Camorra:Libera,conferma che mafia approdata a ristorazione Per riciclare e ripulire i soldi sporchiÿ La ristorazione si conferma la grande ‘lavanderia Italia’ dove riciclare e ripulire i soldi sporchi. Lo rileva ‘Libera’, associazioni, nomi e numeri contro le mafie, commentando l’operazione anticamorra che ha portato all’arresto di 90 persone accusate di far parte del clan di camorra dei ‘Contini’ e il sequestro di oltre 20 locali nella Capitale. Plaudiamo l’operato della magistratura e delle forze dell’ordine – dice l’associazione – per il nuovo colpo alla cupola della ristorazione. L’ operazione di oggi la conferma che la scalata mafiosa spesso approda nella ristorazione, dove – spiega ‘Libera’ – gli ingenti guadagni accumulati consentono ai clan di acquisire ristoranti, pizzerie, bar, che diventano luoghi ideali dove ‘lavare’ denaro e continuare a fare affari. Una conferma che arriva anche dal numero di aziende che operano nel settore della ristorazione ed alberghiero, confiscate in Italia con sentenza definitiva al 31 gennaio 2012: ben 173, pari a circa il 10% di tutte le imprese sottratte ai clan. (ANSA).FONDAZIONE CAPONNETTO: DIMOSTRATA LA PERICOLOSITA’ DEI CLAN PER ECONOMIA TOSCANA Oggi l’ennesima importante operazione contro la camorra coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia diretta da Franco Roberti ci dimostra la pericolosit per la nostra economia dei clan come quello dei Contini. In particolare per la Toscana la seconda operazione nel giro di una settimana o poco pi che la situazione grave ed assolutamente da non sottovalutare. Questa volta sono state colpite soprattutto per il riciclaggio Viareggio e Pisa, con un sequestro di documentazione a Prato. L’altra operazione aveva toccato Firenze ed Arezzo ed il mondo degli appalti. Non abbassiamo la guardia a livello politico. Che la lotta alla mafia diventi una priorit nazionale e regionale.Salvatore Calleri PresidenteRenato Scalia consigliere
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