. La Cgil di Pisa e i Cobas bocciano – senza se e senza ma – il nuovo piano di esternalizzazioni del Comune di Pisa, reo – affermano – di non essersi consultato con i sindacati e colpevole di procedere con leggerezza sulla via dell?affidamento dei servizi all?esterno, con ricadute sui lavoratori. Tra i servizi che sono in odore di cessione a privati ci sono la manutenzione delle strade, la refezione scolastica e la gestione di manifestazioni storiche. La Cgil. Il comparto funzione pubblica della Cgil stigmatizza un modo di procedere dell?amministrazione comunale guidata da Marco Filippeschi, un modo non improntato ad analisi economiche oggettive, riguardanti la valutazione dei costi e benefici delle esternalizzazioni. ®La nuova giunta – leggiamo in una nota – procede ad esternalizzare i servizi senza analisi approfondite a dimostrazione della validit della economicit e convenienza in rapporto diretto al miglioramento della qualit dei servizi¯. ®Esprimiamo un giudizio negativo – dicono dalla Cgil – circa l?ulteriore dismissione di servizi e di funzioni da parte comunale che comporter , presumibilmente, anche un abbassamento delle tutele e dei diritti di tutti i lavoratori esternalizzati ed una forte incertezza per coloro che resteranno ad operare in un quadro inedito dato dal Comune ?leggero? che non gestisce pi direttamente i servizi¯. Sempre la Cgil chiede al Comune che in ogni caso anche nei processi di esternalizzazione siano applicate le regole del codice degli appalti. I Cobas. I Comitati di base hanno sollevato il problema delle esternalizzazione gi diverso tempo fa. Federico Giusti, portavoce dei Cobas, dichiara: ®Al sindacato viene chiesto di cogestire questo processo ineluttabile di esternalizzazione come se fosse prescritto dalla legge, senza entrare nel merito delle scelte, della loro convenienza economica, delle ricadute sulla organizzazione dei servizi e sul personale¯. ®Noi pensiamo – continuano i Cobas – che appena la nuova struttura organizzativa ci verr comunicata formalmente, debba essere convocata una assemblea di tutto il personale dell?Ente per decidere insieme cosa fare¯. ®Anche il sindacato – continua Giusti – dovr prendere posizione al riguardo, decidere se sostenere i processi che stanno per avviarsi o se opporvisi nell?interesse di una migliore gestione dei servizi pubblici e dei diritti dei lavoratori¯. Il Comune. L?assessore al personale Antonio Cassone ribatte: ®Innanzitutto i sindacati erano stati informati dalla direzione generale del Comune gi diversi mesi fa. Poi siamo ancora in una fase iniziale del procedimento di poche esternalizzazioni¯. Cassone tira acqua sul fuoco, aggiungendo che tutto ci che sta facendo la giunta comunale contenuto nel programma di mandato ed in linea con quanto gi fatto dalla precedente amministrazione. ®Le esternalizzazioni – continua Cassone – non sono altro che forme di razionalizzazione delle risorse economiche e del personale, cos come chiesto dalle leggi finanziarie dei governi di centrosinistra e centrodestra, leggi finanziarie che vanno nella direzione di alleggerire macchine burocratiche ed amministrative¯. Se i Cobas denunciano l?esternalizzazione dei servizi di refezione scolastica, scuolabus, logistica, Cassone risponde: ®Bisogna ragionare in termini di area metropolitana, vedere Pisa come una citt di 200mila abitanti e quindi distribuire meglio le risorse; non ci vedo nulla di drammatico n di distruttivo come alcuni vogliono far apparire¯. Ricordiamo che gi l?ex sindaco Fontanelli lanci l?idea di Pisa citt da 200mila abitanti e venne firmato un piano programmatico con i Comuni limitrofi. Sulla questione avanzata dai Cobas in merito all?utilizzo da parte del Comune di Pisa dei global service che nelle grandi citt vengono evitati, Cassone osserva: ®Su questo si pu riflettere, ma Pisa non ha global service di dimensioni enormi, n global service che operano su tanti e diversificati servizi. In ogni caso il controllo delle societ che gestiscono questi servizi, rimane in capo al Comune¯. Carlo Venturini DA IL TIRRENO
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