Pil, Istat: la crescita prosegue ma rallenta il ritmo. Tasso disoccupazione ancora lontano da livelli pre-crisi.

In Italia la crescita ®continua a migliorare anche se a ritmi pi— contenuti rispetto ai due mesi precedenti suggerendo il proseguimento dell?attuale ritmo di crescita dell’economia¯. Lo rileva l?Istat nella nota mensile di dicembre, pubblicata questa mattina, nella quale si evince dalle tabelle che l?indicatore anticipatore segna nell?ultimo mese dell?anno una crescita mensile tra lo 0,5 e lo 0,6%. Il settore manifatturiero continua a registrare segnali positivi in termini sia di produzione sia di esportazioni. Il mercato del lavoro – osserva l?ente statistico – rimane caratterizzato dall?aumento dell’occupazione e dal ritmo, ancora debole, di riduzione della disoccupazione, condizionata dall’incremento degli inattivi che transitano tra i disoccupati (la quota degli inattivi italiani Š tra le pi— alte dei paesi europei). Le pressioni inflazionistiche rimangono contenute anche osservando i prezzi alla produzione.Ad ottobre torna a crescere il manifatturieroAd ottobre – spiega il report – il settore manifatturiero Š tornato a crescere dopo la pausa registrata a settembre (+0,5% la variazione congiunturale). Nella media del trimestre agosto-ottobre l?indice della produzione industriale Š aumentato rispetto ai tre mesi precedenti (+0,8%) supportato da incrementi in tutti i comparti ad eccezione dell’energia, risultata stazionaria. I beni strumentali ed i beni intermedi mostrano gli incrementi pi— elevati (rispettivamente +1,8% e +1,4%) seguiti dai beni di consumo (+0,5%). Nel trimestre agosto-ottobre anche gli indici del fatturato dell’industria confermano i segnali positivi della produzione sia se misurati a prezzi correnti (+1,2% rispetto al trimestre precedente) sia in volume (+0,5%). L?aumento a prezzi correnti Š determinato dall’andamento positivo del fatturato interno (+0,6%) e soprattutto dei mercati esteri (+2,3%). La crescita Š diffusa tra i raggruppamenti di industrie ad eccezione della lieve diminuzione registrata nelle vendite di beni di consumo durevole (-0,2%).Segnali positivi dagli ordinativiSegnali positivi provengono anche dagli ordinativi che hanno riportato variazioni positive sia ad ottobre (+1,7% rispetto al mese precedente) sia nel trimestre agosto-ottobre (+2,4% confrontato al trimestre precedente).Migliorano gli scambi con l?esteroProsegue il miglioramento degli scambi con l’estero con un incremento delle esportazioni (+2,9%) che ha coinvolto sia l’area Ue (+3,0%) sia l?area extra Ue (+2,7%) e delle importazioni (+1,1%). Nei primi dieci mesi dell?anno l’avanzo commerciale ha raggiunto 37,3 miliardi (+64,6 miliardi al netto dei prodotti energetici) sostenuto dal contributo dei beni strumentali (+38,2 miliardi) e dei beni di consumo (+22,5 miliardi). A novembre, con riferimento ai mercati extra Ue, il commercio estero ha mostrato ulteriori segnali di vivacit…: al netto della componente energetica le esportazioni sono aumentate in misura pi— marcata rispetto alle importazioni (rispettivamente +7,1% e +1,5%).Tassi di crescita contenuti per le costruzioniIl settore delle costruzioni continua a mantenersi su tassi di crescita contenuti. Ad ottobre, l’indice destagionalizzato della produzione ha segnato un aumento congiunturale dello 0,4%, recuperando il calo di settembre; nella media del trimestre agosto-ottobre l’indice risulta in crescita (+1,2%).Mercato del lavoro: la situazione si mantiene positivaLa situazione sul mercato del lavoro, osserva ancora l?Istat, si mantiene positiva. Nel terzo trimestre il tasso di occupazione Š aumentato (+0,2 punti rispetto al trimestre precedente) e a ottobre il livello si Š mantenuto in linea con quello del mese precedente (58,1%).Tasso di disoccupazione ancora lontano dai livelli pre-crisiPermangono tuttavia le difficolt… a raggiungere un tasso di disoccupazione in linea con i livelli pre-crisi, nonostante la significativa riduzione a met… del 2015. A ottobre 2017 il tasso di disoccupazione italiano Š ancora 4,3 punti percentuali superiore al livello di agosto 2008, una distanza superiore sia a quella dell’area euro (+1,2 punti percentuali) sia a quella della Francia (+1,9 punti percentuali).Il nodo della dicoccupazione italiana: gli inattiviLa peculiarit… dell’andamento della disoccupazione italiana rispetto ai principali paesi europei Š fortemente legata alla evoluzione della componente degli inattivi. Nel terzo trimestre 2017, in Italia, la quota di inattivi sul totale della popolazione Š di 2,7 punti percentuali sotto quella registrata in Q3 2008, mentre per l’area euro e per la Francia la riduzione nello stesso periodo Š stata pi— contenuta (rispettivamente -1,6 e -1,5 punti percentuali in Q2 2017).da ilsole24ore.com

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