Picchiava la moglie e i figli, condannato a 2 anni. I fatti vanno dal 2001 al 2017

Non voleva che la moglie lavorasse né che la figlia uscisse di casa dopo le 20. Per questo motivo le ha picchiate più volte e con loro anche il figlio. L’uomo, un 46enne algerino residente con la famiglia a San Giovanni Valdarno (Arezzo), è comparso oggi davanti al giudice Ada Grignani e al pm Bernardo Albergotti del tribunale di Arezzo ed è stato condannato a due anni per maltrattamenti in famiglia aggravati perché consumati davanti ai figli. I fatti contestati vanno dal 2001 al 2017. In particolare l’uomo non voleva che la moglie, impiegata presso una nota azienda di moda del Valdarno, andasse al lavoro, cosa disonorevole a suo avviso per una donna. Per questo l’avrebbe più volte presa a schiaffi provocandole occhi neri e ferite che la donna nascondeva sotto il trucco fino a che la stessa, dopo due settimane, non aveva lasciato l’impiego. Più volte i fine settimana tornando a casa ubriaco il 46enne picchiava moglie e figli, un maschio di 23 anni e una femmina di 24. Episodio contestato in aula anche quello accaduto la sera di Natale di alcuni anni fa quando il padre avrebbe impedito alla figlia di uscire perché le donne “non escono dopo le 20”, picchiandola e distruggendo poi casa. A denunciare gli episodi, vincendo la paura, era stato il figlio che si era rivolto ai carabinieri. Da lì le indagini, la denuncia e il processo al termine del quale l’uomo è stato condannato. (ANSA).

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