Piano industriale Mps, Cgil e Fisac Siena: “Bene lo stop allo spezzatino, come da noi auspicato”

Piano industriale Banca MPS, CGIL e FISAC CGIL Siena: “Giudizio positivo sul no allo ‘spezzatino’, come da noi auspicato”. Il sindacato chiede un vero rilancio senza la penalizzazione del territorio

In relazione al piano industriale MPS, presentato il 23 giugno dall’Amministratore delegato Lovaglio, esprimiamo un primo giudizio positivo sulla decisione di salvaguardare l’unità della Banca, fugando l’ipotesi di uno “spezzatino” dell’Azienda da noi sempre osteggiata insieme a quella di frettolose svendite dei suoi asset.
Maggiore chiarezza chiediamo invece sul percorso di riorganizzazione che dovrà mirare al rilancio della Banca, così come sull’aumento di capitale che costituisce l’architrave su cui poggia l’intero progetto, che auspichiamo sia finalmente e veramente strutturato sull’intero quinquennio.
Come CGIL e FISAC CGIL di Siena apprezziamo le dichiarazioni dell’AD sulle uscite di personale su base volontaria e con l’utilizzo del Fondo di Solidarietà e sosteniamo l’azione del sindacato Aziendale, che a partire da domani è chiamato a contrattare nel dettaglio tutte le ricadute del piano creando le migliori condizioni per le lavoratrici e i lavoratori interessati dagli esuberi e dai riposizionamenti interni.
Inoltre la futura riorganizzazione della Banca dovrà puntare ad un vero rilancio senza penalizzare l’insediamento e il radicamento di MPS sul nostro territorio.
Ci riserviamo di ritornare sui vari aspetti del piano industriale 2022-2026 quando verranno illustrati nel dettaglio alle organizzazioni sindacali.

CGIL e FISAC CGIL Siena

Mps: sindacati, banca conferma ammortizzatori base volontaria

“Senza entrare nel dettaglio dei contenuti del Piano, che formerà oggetto di apposita trattativa a partire dalle prossime settimane, per quanto concerne la gestione degli esuberi dichiarati, l’azienda ha confermato la determinazione di utilizzare gli ammortizzatori sociali di settore su base volontaria (Fondo di Solidarietà), come unico strumento per la gestione delle uscite del personale”. Così in una nota diffusa dalle segreterie di Siena di Fabi, Fisac-Cgil, First-Cisl, Uilca e Unisin dopo l’incontro del 24 giugno, alla presenza dell’ad di Mps Luigi Lovaglio, con le delegazioni sindacali di Gruppo per la presentazione dei contenuti del piano industriale 2022-2026. “Le organizzazioni sindacali – si legge nella nota – hanno fin da subito rivendicato un ruolo attivo nel coinvolgimento e nella negoziazione dei diversi progetti che compongono il Piano, al fine di affrontare le possibili problematiche in ottica di condivisione, ad integrale tutela delle condizioni di lavoro, normative, salariali e professionali, di tutti i dipendenti”. Evidenziano anche “alla controparte” che per i sindacati “risulterà imprescindibile proseguire un percorso di disamina ed approfondimento di tutti gli aspetti, organizzativi e contrattuali, che stanno alla base dei programmi di ristrutturazione e delle progettualità strategiche oggetto di prossime specifiche procedure negoziali. Il numero imponente di esuberi richiederà infatti importanti modifiche della struttura organizzativa della banca in quanto le uscite incideranno non solo per quantità ma anche per esperienze e professionalità consolidate. È quindi necessaria la valorizzazione delle professionalità” dei lavoratori del Gruppo “e il riconoscimento del grande spirito di appartenenza e dedizione da sempre dimostrati, per supportare l’annunciata riorganizzazione e affinché il nuovo Piano possa preludere ad una visione di prospettiva tale da garantire la ‘continuità aziendale’, il definitivo risanamento e il rilancio sui territori” di Mps. (ANSA).

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