ÿLa sortita del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, sulla necessit di riformare nuovamente la previdenza non piace alla Cgil che parla di desiderio del governo di far cassa tagliando le pensioni. Il ministro Tremonti non fa mai battute a caso. L’intenzione evidente: di fronte al disastro dei conti pubblici pensa di tagliare i diritti delle persone in un momento di crisi intervenendo sulle pensioni, ha detto Morena Piccinini, segretario confederale della Cgil con delega sulla previdenza contattata telefonicamente. Lo stesso Tremonti ha detto che i conti della previdenza – che peraltro stata pi volte riformata – non presentano particolari problemi. Dunque un intervento servirebbe solo a far cassa, usando strumentalmente l’Europa, come gi si tento di fare nel 2004 [riforma Maroni che introdusse lo scalone, poi abolito], ha aggiunto la sindacalista. La scorsa estate Tremonti aveva spiegato che l’attuale sistema previdenziale italiano, basato prevalentemente sul pilastro pubblico, non perfetto ma affidabile. Piccinini ha sollevato critiche oltre che sul merito di un nuovo intervento sulla previdenza, l’ultimo risale appena al 2007, anche sul metodo. Non possibile pensare di intervenire su tale materia d’imperio, senza consultare il sindacato. Del resto per lo stanno facendo anche sui coefficienti per i quali non stata insediata la commissione prevista ed stato annunciato il taglio dal gennaio 2010. Quanto alla relazione con Cisl e Uil dopo la rottura sulla riforma contrattuale, da parte della Cgil c’ la massima disponibilit a lavorare insieme su un tema che ci ha visto sempre uniti, ha concluso Piccinini.(Reuters)
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