Pensioni, Catalfo convoca i sindacati il 27 gennaio. Riparte il confronto tra governo e Cgil, Cisl e Uil.

Il primo appuntamento Š fissato presso la sede del dicastero a via Veneto. Poi, fa sapere la ministra, sar… creato un nucleo di esperti per pensare a una riformaLa ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, ha convocato per luned 27 gennaio Cgil, Cisl e Uil per riprendere il confronto sui temi previdenziali. L’appuntamento, a quanto si apprende, Š fissato presso la sede del dicastero a via Veneto alle ore 15. Sulla riforma delle pensioni ?decideremo sulla base dei dati e del confronto con i sindacati?, ha detto la ministra parlando a Radio1. Rispetto al tavolo con le parti sociali del 27 gennaio, aggiunge, ?abbiamo gi… avuto un confronto e lo avremo entro questo mese, poi costituir• un nucleo di esperti per una riforma pensionistica?.Dare all’Italia un sistema pensionistico pi— equo e flessibile Š una delle priorit… massime del governo, aggiunge Catalfo su Facebook: L’obiettivo Š superare la legge Fornero, come lo decideremo sulla base dei dati e di uno studio concreto e reale. Con la legge di Bilancio abbiamo istituito due commissioni, una sui lavori gravosi e una sulla separazione tra previdenza ed assistenza, che insieme a quella di esperti a livello nazionale – che nominer• entro fine mese – accompagneranno questo processo. Nel frattempo, le ipotesi che prevedono l?obbligo di avere un numero alto di contributi non piacciono alla Cgil: ?Non possono essere accettate, come quella definita quota 102, con 64 anni di et… e 38 di contributi, ancor peggio se accompagnate dal ricalcolo contributivo di tutta la carriera lavorativa. ? questo il commento dei giorni scorsi del segretario confederale della Cgil Roberto Ghiselli a proposito delle proposte per sostituire quota 100; sperimentazione che si concluder… al termine del 2021. Interventi simili ? ha detto ? non consentirebbero l?accesso alla pensione anticipata alla maggior parte delle persone, in particolare quelle pi— deboli sul mercato del lavoro, a partire da giovani e donne?. Insomma, ?qualunque ipotesi di uscita anticipata, che per noi deve essere possibile dai 62 anni ? ha sottolineato il dirigente sindacale ? deve vedere un requisito contributivo che non superi i 20 anni e deve valorizzare previdenzialmente i periodi di lavoro discontinuo, povero, gravoso o di cura?. Per Ghiselli ?solo in questo modo si pu• parlare alla reale platea del mondo del lavoro, quella di oggi e ancor pi— quella di domani, oltre a garantire l?uscita con 41 anni di contributi a prescindere dall?et…?. Al tavolo con il governo, Cgil, Cisl e Uil ribadiranno la loro richiesta di partire dai contenuti della piattaforma unitaria che il sindacato da tempo ha presentato all?esecutivo.

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