Pena morte: Consiglio Toscana celebra abolizione con Festa

La vita Š un universo straordinario senza fine. Ognuno di noi Š portatore di questo universo e la vita deve essere sempre rispettata, anche quella di chi ha fatto tutto sbagliato. Duecentotrenta anni fa l’Illuminismo seppe affermare questo principio anche in Toscana, tramite Pietro Leopoldo che abol la pena di morte, di tortura e anche la confisca dei beni del condannato. La portata di questo gesto appare tanto pi— grande se si considera che ancora oggi, nel nostro ordinamento, il progetto che prevede il reato di tortura non Š stato ancora convertito in legge. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale nel suo intervento alla seduta solenne dell’Assemblea per la Festa della Toscana. Ogni anno la festa celebra l’abolizione della pena di morte per la prima volta al mondo, a opera del Granduca Leopoldo nel 1786. Per questo il messaggio della Festa della Toscana non Š rivolto alla storia, ma Š quanto mai attuale, ha aggiunto Giani. Ad aprire la seduta, nella sede del rinnovato Teatro della Compagnia, Š stata la proiezione del cortometraggio Eye for an eye di Steve Bache, Mahyar Goudarzi, Louise Peter: storia in animazione di Frederick Baer, da pi— di dieci anni nel braccio della morte in Indiana in attesa di esecuzione. Successivamente Giani ha letto un messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La parola Š poi passata al presidente della Regione Enrico Rossi che nel suo intervento ha evidenziato il tema delle riforme e della modernizzazione di Pietro Leopoldo che seppe trasformare il piccolo territorio della Toscana in uno stato moderno, riformista, all’avanguardia. Le radici autentiche della nostra storia si ritrovano sia nell’Umanesimo che fior a Firenze sia nell’Illuminismo e nei suoi principi che si affermarono con il governo del granduca. Le riforme, ha spiegato il governatore, riguardarono, oltre all’abolizione della pena di morte, tutta la societ…. Si invest molto nel recupero del territorio e nelle bonifiche, e questo port• a creare posti di lavoro e fece rifiorire l’economia. Furono abolite le corporazioni e create le Camere di commercio, liberalizzati gli scambi, abolita la manomorta a favore della mezzadria. Successivamente Š stata la volta di Simone Cristicchi che ha recitato un monologo inedito intitolato ‘L’ultimo condannato a morte’.(ANSA).

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