Parole sessiste manager Mps durante un corso, la condanna di Orlandi (Coord.Donne Cgil Toscana)

Parole sessiste manager Mps durante un corso, Barbara Orlandi (Coordinamento Donne Cgil Toscana): “Gli esempi sono solo sessisti, evitateli. Questa è una modalità diffusa in tutti gli ambienti, nessuno si senta assolto. Sono davvero troppi i casi imbarazzanti, spesso lasciati cadere, è giunto il momento di farli notare sempre e comunque”. Poi arrivano le scuse

Parole sessiste manager Mps durante un corso, la dichiarazione di Barbara Orlandi (Coordinamento Donne Cgil Toscana): “Gli esempi sono solo sessisti, un suggerimento: evitateli. Che siano interventi, relazioni, corsi di formazione, comizi, è sempre preferibile evitare esempi del tipo: sarebbe come se…, è come quando… perché puntualmente assistiamo ad esempi solo stereotipati e sessisti. Quando va bene sono esempi calcistici dedicati a chi se ne intende.
Allora, un suggerimento, se non sapete spiegare con parole vostre cosa intendete dire, lasciate perdere o cambiate argomento. Forse non avete le idee sufficientemente chiare.
Sono davvero troppi i casi imbarazzanti, spesso lasciati cadere senza che nessuno si indigni a dovere, e forse è proprio giunto il momento di farli notare sempre e comunque. Si tratta di quel sessismo ‘benevolo’ che assolve ogni offesa, ogni gesto irrispettoso e che contribuisce ad incrementare una cultura piena di stereotipi che inibisce la crescita della cultura del rispetto delle differenze di genere.
E nessuno si senta assolto, questa modalità è assai diffusa in tutti gli ambienti, dalla TV ai luoghi di lavoro, alla politica, nelle istituzioni.
Il manager del Mps ha sbagliato ed è stato assolutamente utile denunciare le sue parole, purtroppo non saranno ancora le ultime e auspichiamo che altri casi vengano ricevano lo stesso trattamento”.

LA VICENDA

“E’ come quando uno deve conquistare una donna, io ci provo con tutte, poi qualcuna ci starà”. Lo ha detto un chief commercial officer di Mps, durante un corso di formazione ai dipendenti sulla vendita dei prodotti assicurativi, riportando le parole che gli erano state dette da un “top performer di un’altra azienda” rispondendo alla domanda su come facesse a vendere così tanti prodotti. Marchese, cercando di smussare, sempre durante il corso di formazione, svoltosi in una call riservata, ha aggiunto poi che “vale per le signore come per i signori”. La vicenda, risalente ai giorni scorsi, riportata da La Repubblica, ha scatenato le critiche dei sindacati, tra cui la Fisac Cgil: in un comunicato interno parlano di “deprecabile episodio di mancanza di rispetto e sensibilità nei confronti della professionalità di tutti i nostri colleghi senza distinzione di genere”. “In un solo breve aneddoto sul ‘provarci’, recitato a scopo formativo a una platea di esterrefatte ascoltatrici e ascoltatori da remoto – è scritto ancora nella nota interna -, il nostro educatore di top performer in serie, è riuscito ad affondare codice etico e deontologia professionale, educazione sentimentale e rispetto per il genere femminile”. “Manifestiamo perciò – concludono – la nostra totale disapprovazione in merito a queste modalità di comunicazione e richiamiamo il Cco ad attenersi a comportamenti corretti”. (ANSA).

AGGIORNAMENTO: LE SCUSE DEL MANAGER

Con una mail indirizzata ai dipendenti di Mps, il manager accusato di aver usato parole sessiste durante un corso di formazione online sulla vendita dei prodotti assicurativi, ha voluto chiedere scusa. “Voglio scusarmi con te e con la banca che rappresento per le parole pronunciate durante l’incontro formativo della settimana passata, sicuramente inappropriate e fuori luogo. Non era assolutamente mia intenzione mancare di rispetto alle tante colleghe e ai tanti colleghi con cui ho il piacere di collaborare quotidianamente, né era mia intenzione fare riferimenti di genere. Lo stile della nostra banca è ben diverso, i modelli di riferimento a cui guardare tutti i giorni durante il nostro lavoro devono essere ovviamente diversi. La mia è stata una leggerezza e spero davvero che vorrete accettare le mie più sentite e doverose scuse per questo spiacevole episodio”.

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