Oggi le lavoratrici e i lavoratori della RSA Villa Gisella hanno scioperato ancora una volta – dopo l’iniziativa dello scorso 9 marzo e lo sciopero nazionale del 27 marzo – e ancora una volta hanno fatto un presidio dalle ore 10.00 alle ore 12.00 in Largo Carusoa Firenze. Ecco la nota della Fp Cgil Firenze:Le ragioni della protesta attengono alla sottoscrizione di un contratto ?pirata? firmato con organizzazioni sindacali scelte dai padroni, inesistenti o scarsamente rappresentative (Confsal, Snalv, Confelp e CIU).Questo contratto modifica diritti e tutele dei lavoratori, peggiorandoli:- obbligher i lavoratori a scegliere un sindacato determinato dal contratto stesso e a pagare quanto in esso previsto o in alternativa a non avere tutela sindacale;- non garantir pi la piena retribuzione in caso di infortunio lavorativo e di malattia, riducendo i tempi di comporto a 120 giorni nel triennio e facilitando l’espulsione dei lavoratori e delle lavoratrici pi svantaggiate;- dimezzer i permessi retribuiti individuati nella vecchia normativa contrattuale come i ROL (riduzione orario di lavoro);- abolir la 14ma mensilit per i neo assunti e dilazioner mensilmente quanto gi maturato (ad oggi circa 1000 euro di 14ma) e di diritto dei lavoratori e lavoratrici,- elever da 38 a 40 ore settimanali l?orario lavorativo, a discrezione del datore di lavoro e a fronte di un compenso irrisorio e inferiore allo straordinario;- abolir la previdenza integrativa.Tutto questo a fronte di un aumento contrattuale del tutto auto finanziato dai lavoratori stessiLavoro: Firenze; a rsa Villa Gisella oggi nuovo scioperoNo al contratto pirata: questa la posizione della Fp-Cgil sulla vicenda della rsa Villa Gisella di Firenze dove oggi si tenuto un nuovo sciopero dopo quello dello scorso 9 marzo e lo sciopero nazionale del 27 marzo. Le ragioni della protesta – afferma il sindacato – attengono alla sottoscrizione di un contratto ‘pirata’ firmato con organizzazioni sindacali scelte dai padroni, inesistenti o scarsamente rappresentative (Confsal, Snalv, Confelp e Ciu). Il contratto, per la Cgil, modifica diritti e tutele dei lavoratori, peggiorandoli, perch non garantir pi la piena retribuzione in caso di infortunio lavorativo e di malattia, riducendo i tempi di comporto a 120 giorni nel triennio e facilitando l’espulsione dei lavoratori e delle lavoratrici pi svantaggiate; dimezzer i permessi retribuiti individuati nella vecchia normativa contrattuale come i Rol; abolir la 14a mensilit per i neo assunti e dilazioner mensilmente quanto gi maturato; elever da 38 a 40 ore settimanali l’orario lavorativo, a discrezione del datore di lavoro e a fronte di un compenso irrisorio e inferiore allo straordinario; abolir la previdenza integrativa.(ANSA).
24 2 minuti di lettura