Migliaia in piazza, ieri, in tutta la Toscana, per manifestare contro il disegno di legge per l?affido condiviso in discussione in Senato a firma del senatore leghista Simone Pillon, che con l?apparente obiettivo di una bigenitorialit perfetta nei casi di separazione, crea di fatto, secondo i numerosi contestatori del provvedimento, ulteriori diseguaglianze a svantaggio delle donne. Organizzata dal Comitato No Pillon, nato dalla rete di associazioni che in tutta Italia si battono per i diritti delle donne, come prima tappa di un percorso di mobilitazione che sfocer il 24 novembre in una manifestazione nazionale a Roma e nello sciopero femminista globale dell?8 marzo 2019, la mobilitazione di ieri ha visto cortei e presidi un po` ovunque, da Firenze, a Pisa, a Viareggio, a Grosseto, Siena, Massa, Livorno. Il ddl Pillon deve essere ritirato! il messaggio lanciato a Firenze dall?assembleaorganizzata da Artemisia, D.i.Re Donne in Rete contro la violenza, Cgil, Arci, il Giardino dei Ciliegi, Libere Tutte, Movimento per l`Infanzia, CNCA Toscana, Acli, CAM (Centro ascolto uomini maltrattanti), Cismai, TOSCA-Coordinamento toscano centri antiviolenza, Non una di meno, Rete educare alle differenze. All?esterno volantini e cartelli con l?elenco dei punti critici del provvedimento, dalla mediazione obbligatoria e a pagamento, all?imposizione di tempi paritari nella cura dei figli, alla doppia domiciliazione per i minori, al mantenimento diretto fino al cosiddetto piano genitoriale. ®Tutti i punti cardine del decreto Pillon¯ dice Petra Filistrucchi, vicepresidente di Artemisia, ®sembrano impedire intenzionalmente l?emersione della violenza, la possibilit della denuncia, l`ascolto e la tutela dei diritti di madri e bambini vittime di violenza¯. Protesta anche in piazza della Calza, nel pomeriggio, con corteo in via Romana, dal titolo Non parlate al posto no- stro, a cura del collettivo femminista Spine nel Fianco. A Pisa, centinaia di persone hanno partecipato alla manifestazione partita alle 17,30 da Largo Ciro Menotti, e che fra cori e slogan (SimonePillonti devi rassegnarenon siamo dispostea farci comandare) si fermata sotto il Palazzo del Comune. Qui, ci sono stati la testimonianza di una donna che ha subito violenza, e interventi contro la giunta di centro destra e l?assessore alla cultura leghista Andrea Buscemi, che ha proposto di tagliare i fondi alla Casa della donna, storico centro di ascolto e accoglienza per donne maltrattate. A Livorno assemblea cittadina a cura di NonUnaDiMeno al Teatrofficina Refugio, con proiezione serale del video Aborto – le nuove crociate. Solidariet ha espresso la vicepresidente della Regione Monica Barni, secondo cui il ddl Pillon ®potenzialmente lesivo dei diritti e delle prerogative della parte economicamente pi debole del nucleo familiare¯. MARIA CRISTINA CARRAT? da La RepubblicaFirenze
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