No ai contratti pirata. Fiom Cgil Lucca Vs Conflavoro PMI

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un proliferare assurdo ed incontrollato di contratti di lavoro.Se ne contano ormai 868 sul territorio nazionale, depositati presso il Cnel e il loro numero cresce costantemente.Ultimamente abbiamo registrato il tentativo di affermarsi di questo fenomeno anche nel settore metalmeccanico della nostra provincia.Si tratta di veri e propri contratti pirata e di comodo, firmati da fantomatiche organizzazioni datoriali e da fittizi sindacati compiacenti, che hanno come unico scopo quello di ridurre i diritti e le paghe dei lavoratori e di fare concorrenza sleale alle aziende che non utilizzano questi mezzi. Un vero e proprio dumping sociale.Uno di questi contratti pirata Š quello firmato da Conflavoro PMI che ha sede a Lucca. Alcune aziende (per ora poche, per fortuna) hanno deciso, da un giorno all’altro di aderire a questo contratto e cos i loro dipendenti hanno registrato un peggioramento delle loro condizioni.Si tratta di una situazione che deve essere affrontata con urgenza e determinazione. Non pu• essere tollerato che associazioni, che nei fatti non rappresentano nessuno, possano firmare accordi che poi hanno effetti e conseguenze (negative) verso chi lavora.Ci vuole una legge sulla rappresentanza che certifichi chi ha diritto a firmare contratti che possano essere ritenuti validi e vincolanti.Noi comunque, nel frattempo, non staremo fermi e vigileremo affinch‚ le principali aziende del settore non accettino di utilizzare i servizi di chi applica contratti pirata.In questi anni di contrattazione siamo riusciti a far s che, nella scelta dei fornitori e delle ditte in appalto, fossero applicati criteri di eticit… e di qualit… e si pretendesse il rispetto delle norme legislative e contrattuali.Non accetteremo che si utilizzino questi tipi di contratto come cavalli di troia che favoriscono solo il lavoro povero e poco tutelato. F.to Mauro Rossi (Segretario generale Fiom Cgil Lucca)

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