Nautica:i grandi marchi Italia escono da Confindustria. Nota congiunta Azimut, Ferretti, Baglietto e altri contro Ucina

I principali marchi della nautica italiana, da Azimut-Benetti a Baglietto, da Ferretti Group a Mondomarine, escono da Confindustria. Una decisione – si legge in una nota congiunta diffusa a nome di tutti da Azimut – motivata dalla ormai prolungata mancanza di attenzione al comparto nautico da parte della confederazione. Il gruppo di 15 aziende che esce dalla compagine fa parte di Nautica Italiana e rappresenta l’eccellenza del settore. Ucina non presta alcuna attenzione all’innovazione sostengono.Hanno sottoscritto il documento questi 15 marchi: Apreamare, AzimutBenetti, Baglietto, Cantiere delle Marche, Cantieri di Sarnico, Colombo, Gruppo Ferretti, Maltese, Mase Generators, Mondomarine e cantieri di Pisa, Opem Sistemi, Perini, Picchiotti, Tecnopool, Viareggio Superyacht, Vismara Marine – annunciano la propria uscita da Confindustria. La decisione – sottolineano – Š motivata dalla ormai prolungata mancanza di attenzione, servizi e dedizione strategica al comparto nautico da parte di questa Confindustria, che si limita a svolgere una attivit… di supporto sindacale per le aziende a fronte di cospicui contributi. Tale disattenzione si Š addirittura manifestata in modo scandaloso, nella sostanza e nella forma, per la mancata implementazione di una federazione di scopo, pi— volte annunciata, che avrebbe dovuto raccogliere tutti gli operatori del settore. Questi gruppi insieme ad una sessantina di aziende del settore lo scorso anno erano gi… usciti da Ucina Confindustria Nautica. Lo avevano fatto – si legge nella nota – per analoghe ragioni di immobilismo e di etica. Ucina in questi anni non ha saputo bilanciare correttamente le iniziative a supporto della piccola nautica e di quella di grandi dimensioni, e si Š invece concentrata principalmente sull’organizzazione del Salone nautico di Genova. Ucina – sottolineano – non presta alcuna attenzione all’ innovazione, ma per contro redige bilanci sui quali sono stati sollevati gravi dubbi dall’organo competente, tanto in Ucina stessa quanto in sede confederale. Ultimo, ma non ultimo – aggiungono i grandi marchi confluiti in Nautica Italiana – si tratta di una associazione presieduta da un dipendente di un gruppo francese, il gruppo B‚n‚teau, diretto concorrente della industria italiana. Un elemento poco compatibile per aziende impegnate a tenere alta l’immagine del Made in Italy nel mondo. Per tutte queste ragioni, le 15 aziende che hanno sottoscritto il documento rescindono formalmente la propria iscrizione da tutte le associazioni territoriali in cui sono presenti le proprie sedi ed i propri cantieri.(ANSA).Nautica: grandi marchi, assurdo presidenza Ucina a franceseUcina Confindustria Nautica Š una associazione presieduta da un dipendente di un gruppo francese, il gruppo B‚n‚teau, diretto concorrente della industria italiana. Un elemento poco compatibile per aziende impegnate a tenere alta l’immagine del Made in Italy nel mondo: Š quanto sostengono i grandi marchi della nautica italiana (Azimut-Benetti, ferretti Group, Baglietto e altri) che oggi hanno congiuntamente comunicato la decisione di lasciare anche Confindustria. Gi… nel 2015 queste 67 aziende italiane, che sono di gran lunga il nerbo portante, a spina dorsale della nautica italiana, che impiegano nel loro complesso 4500 dipendenti diretti, 15.000 operatori dell’indotto, esprimono un valore della produzione di 1500 milioni di euro e che rappresentano l’80% della produzione italiana di imbarcazioni e il 95% del valore delle esportazioni, – hanno dato vita ad una prestigiosa associazione denominata Nautica Italiana. In quanto rappresentanti dei pi— prestigiosi marchi del Made in Italy nel mondo, Š stata naturale la loro affiliazione ad Altagamma, l’associazione che raccoglie le aziende dell’eccellenza italiana. In Altagamma le aziende nautiche sono state accolte con entusiasmo e favore e possono ora svolgere tutte quelle attivit… di innovazione e promozione sconosciute in Confindustria e Ucina. Nautica Italiana – concludono Azimut-Benetti, Baglietto, Ferretti e gli altri – ha adottato immediatamente un codice etico per distinguersi in un’Italia che talvolta all’estero sconta seri dubbi di credibilit…. Ha redatto un pacchetto di proposte normative da sottoporre al Governo, tese al rilancio del settore e ha predisposto un palinsesto di eventi, di prossima pubblicazione, atti a far conoscere in modo efficace la produzione nautica italiana nel mondo.(ANSA).

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