Mps: sindacati diffidano banca, estremi condotta antisindacale

Ravvisiamo nelle iniziative che sta portando avanti il consiglio di amministrazione di Mps “gli estremi della condotta antisindacale in quanto lesive degli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori”. Lo affermano i sindacati in un comunicato unitario, annunciando di aver “formalmente diffidato” oggi “la Banca dall’attuare le iniziative suddette, riservandoci l’attivazione dell’articolo 28 dello Statuto dei Lavoratori per la repressione della condotta antisindacale”. “La trattativa sull’operazione societaria che ci riguarda, sotto la supervisione dell’Europa, si gioca su tavoli esterni tra lo Stato azionista e altri interlocutori, durante una due diligence inspiegabilmente indefinita oltre il termine concordato tra le parti ed in assenza, ad oggi, di una proroga ufficiale comunicata ai mercati. Il Gruppo MPS, in posizione di evidente debolezza, non è chiamato a decidere sulle sue proprie sorti”, evidenziano Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin. “Tuttavia – spiegano le cinque sigle – il Consiglio di Amministrazione (in contraddizione con le recenti rassicurazioni rivolte dalla Presidente ai colleghi) sta ponendo in essere alcune iniziative che reputiamo pregiudizievoli considerata l’incertezza sul futuro e tenuto conto della mobilitazione sindacale in corso che sfocerà nello sciopero proclamato per il prossimo 24 settembre. Che senso ha un “Contratto di Rete”, ovvero una sorta di alleanza di MPS con Fruendo e Accenture che distaccherà per 10 (dieci!) anni 270 lavoratrici e lavoratori della banca in mansioni di back office da svolgere anche per altri committenti? Ha forse il senso di creare un “contenitore” per gestire futuri ulteriori esuberi? Che senso ha anticipare, alla vigilia di una possibile acquisizione, la chiusura di 50 sportelli su tutto il territorio nazionale, con creazione di mobilità territoriale e professionale? È forse un’iniziativa su commissione? Che senso ha, infine – concludono -, variare il Mercato Corporate modificando modelli di servizio, portafogli di clientela e riporti funzionali e gerarchici? Proprio ora?”. (ANSA).
======

Di seguito la notizia di ieri in cui si annunciavano le scelte contestate

Mps: comunica a sindacati chiusura 50 filiali Interessati 843 dipendenti, prevista liberazione di 70 risorse
Mps ha comunicato ai sindacati un “intervento di razionalizzazione” sulla rete, consistente nella chiusura di 50 sportelli. Dall’intervento, che riguarda un organico complessivo di 843 dipendenti, è prevista “la liberazione di circa 70 risorse” da destinare alla rete commerciale. Considerato che Unicredit sta da ormai quasi sette settimane nella data room di Mps, alcuni osservatori non escludono che gli sportelli oggetto dell’intervento siano tra quelli a cui non sono interessati né la banca guidata da Andrea Orcel né Mcc, messa in campo dal governo per farsi carico di una parte della rete al Sud del Monte. (ANSA).

Pulsante per tornare all'inizio