Mps: piano 500 esuberi, sindacati ‘chieste tutele a banca’

“Un eventuale accordo dovrà necessariamente prevedere tutte le tutele previste dalle intese precedenti in materia di welfare e di continuità di reddito». E’ quanto ribadito dalle organizzazioni sindacali che a Siena hanno incontrato Banca Mps per avviare il confronto sulla procedura di riduzione degli organici. La manovra prevede l’uscita di 500 dipendenti a partire dall’1 novembre 2020 tramite Fondo di Solidarietà. Nel corso dell’incontro, si legge in una nota, le organizzazioni sindacali hanno chiesto “di riconsiderare in almeno 48/50 mesi il periodo massimo di permanenza del fondo – inizialmente stimato dalla banca in 44 mesi per ampliare la platea” di coloro “che potrebbero chiedere l’adesione; nel caso di permanenza fino a 50 mesi, l’azienda stima che i colleghi in possesso di tali requisiti siano circa 1.500”. Tra le richieste avanzate anche “la previsione di un cospicuo numero di assunzioni da destinare in via prevalente alla Rete Filiali in tempi brevi”. Nell’incontro “la banca – spiegano i sindacati -ha dichiarato che saranno applicate tutte le condizioni e tutte le garanzie individuate nelle trattative pregresse sul tema degli ammortizzatori sociali di settore”. (ANSA).

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