Morto lo storico Paul Ginsborg, era presidente emerito Libertà e giustizia. Cgil Firenze, grazie di tutto Paul!

E’ morto Paul Anthony Ginsborg, lo storico inglese naturalizzato italiano, 76 anni. L’ultimo incarico come docente universitario era stato all’Ateneo di Firenze, città dove viveva. Noto anche come uno degli animatori dei girotondi del 2002 era presidente emerito di Libertà e giustizia.
Ginsborg, già professore all’Università di Cambridge, ha insegnato Storia dell’Europa contemporanea a Lettere a Firenze. Diventato famoso in Italia anche per l’impegno civile e pubblico, figurando appunto tra i fondatori del Movimento dei Girotondi e del Laboratorio fiorentino per la democrazia, come ricorda Libertà e giustizia nel suo sito. Ginsborg aveva anche diretto la Scuola politica di Siena di LeG e organizzato seminari e convegni. Tra le sue pubblicazioni ‘Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi. Società e politica 1943-1988’, ‘L’Italia del tempo presente. Famiglia, società civile Stato. 1980-1996’, ‘Daniele Manin e la rivoluzione veneziana del 1848-49’. Nel 2003 ha pubblicato ‘Berlusconi. Ambizioni patrimoniali in una democrazia mediatica’, ‘Il tempo di cambiare’, ‘La democrazia che non c’è’ e ancora ‘Salviamo l’Italia’, ‘Famiglia Novecento’ e ‘Passioni e politica’ con Sergio Labate. (ANSA).
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Morto Ginsborg: funerali il 14/5 a Firenze Nella sala delle Leopoldine in piazza Tasso
Si svolgeranno il 14 maggio, alle 15, nella Sala delle Leopoldine in piazza Tasso a Firenze i funerali di Paul Anthony Ginsborg, lo storico inglese naturalizzato italiano, morto all’età di 76 anni nel capoluogo toscano dove viveva. È quanto si apprende dalla famiglia. (ANSA).
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Morto Ginsborg: Cgil Firenze, Grazie di tutto Paul!

Ci mancherà la sua passione e il suo sguardo critico sulla società e sulle trasformazioni politiche in corso”.

La Camera del Lavoro di Firenze è profondamente colpita dalla morte di Paul Ginsborg. Paul non è stato solo un professore di storia contemporanea di grande spessore, è stato anche una figura che ha arricchito la vita culturale, civile e politica di Firenze e non solo.
Paul è stato un importante compagno di strada in anni difficili e un riferimento culturale fin dai tempi del Social Forum.
Ci mancherà la sua passione e il suo sguardo critico sulla società e sulle trasformazioni politiche in corso. Grazie di tutto Paul!
Cgil Firenze
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Morto Ginsborg: LeG, passione civile e lucidità la sua eredità  ‘Fu intellettuale radicale e mite’
Chi ha conosciuto Paul Ginsborg, scomparso oggi, ricorderà che la sua “rigorosa immagine d’intellettuale pubblico si accompagnava alla mitezza e all’ironia di un uomo che, contrariamente a molti altri intellettuali della sua epoca, non aveva troppo tempo per essere preso da se stesso. Pungente, curioso, sorridente, mite ma sempre in grado di esprimere le proprie ragioni con radicalità e fermezza”. Ginsborg è stato “un uomo appassionato e lucido, mite e radicale. Un lascito che contiene in sé ciò che Libertà e Giustizia ha ancora intenzione di essere”. E’ quanto si legge sul sito di Libertà e Giustizia, colpita “in modo profondo” dalla morte dello storico che fu suo presidente. “Il percorso di Ginsborg s’intreccia con quello di LeG fin dalla nascita dell’associazione – si ricorda -. Abbiamo avuto l’onore di averlo avuto come presidente nel 2019 e adesso possiamo solo dire che la sua mancanza è un’eredità di cui aver cura: non dimenticare di tenere insieme la passione e la lucidità, e rispondere alla crisi della democrazia con uno sforzo disinteressato e pieno di amore per il nostro paese e per l’Europa”. “Nato in Inghilterra nel 1945, Ginsborg – spiega sempre LeG – si era innamorato dell’Italia, diventando uno dei massimi esperti della sua storia (il volume Storia d’Italia dal dopoguerra a oggi è un libro sul quale si sono formate generazioni di italiani)”. All’impegno accademico ha “sempre unito una passione civile che lo ha portato a essere uno degli intellettuali più in vista della sua generazione. Dalla deriva del berlusconismo alla trasformazione della classe media italiana fino alla crisi della democrazia, Ginsborg ha in questi decenni cercato di contribuire a un’opera di resistenza rispetto al declino avanzante. Il suo sguardo critico nei confronti di ciò che accadeva era sempre accompagnato dall’amore profondo per la bellezza dell’Italia e degli italiani e dall’impegno concreto per cercare i modi più opportuni per salvare questa bellezza dal degrado”. La sua presenza pubblica, aggiunge l’associazione, “colpiva per generosità e slancio, sia nella stagione dei Girotondi sia nelle altre occasioni in cui ha prestato la sua lucida intelligenza per impegni civili”. (ANSA).
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Morto Ginsborg: Ateneo Firenze, insegnamento unito a impegno
Cordoglio nell’Ateneo di Firenze per la scomparsa di Paul Anthony Ginsborg, già docente di Storia dell’Europa. Nato a Londra nel 1945, Ginsborg ha intrapreso la carriera accademica al Churchill College (Università di Cambridge), dove ha insegnato per 15 anni prima di trasferirsi in Italia. Ha avuto incarichi presso le Università di Siena e Torino; nel 1991 è giunto alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Firenze come professore ordinario dove ha svolto l’attività di docente e studioso fino al 2015. Ginsborg, ricorda l’Ateneo in una nota, è stato un intellettuale che ha concepito l’insegnamento e l’attività di ricerca in stretta connessione con l’impegno pubblico. In città, era solito dividersi tra la sede universitaria di Via San Gallo e la Biblioteca Nazionale dove conduceva le sue ricerche. Si è occupato della storia di Italia nel quadro degli avvenimenti europei e del Mediterraneo, collocandoli in una dimensione globale. Tra le sue opere di maggior rilievo si ricordano “Daniele Manin e la rivoluzione veneziana del 1848-49” (1978), “Storia d’Italia. Dal dopoguerra a oggi” (1989), una delle prime opere ad aver ricostruito la storia dell’Italia Repubblicana prima della caduta del muro di Berlino, “Il tempo di cambiare” (2004), “Famiglia Novecento” (2013). E’ stato tra i curatori di un’importante pubblicazione, “Novecento. Arte e Storia in Italia”, durante il Giubileo in occasione di una mostra tenuta presso le scuderie papali del Quirinale (2000-2001). (ANSA).

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