Arcelor Mittal conferma gli investimenti sull`Ilva di Taranto. I Sidacati chiedono che si chiuda in fretta il processo di acquisizioneUn raggio di sole illumina il futuro di Sanac. Parole confortanti che arrivano direttamente da Arcelor Mittal, il colosso industriale, gi proprietario dell`Ilva di Taranto, che ha tempo fino al 30 settembre – salvo una proroga della fidejussione a garanzia della trattativa – per chiudere l?acquisto dell?azienda di Massa, attualmente in regime di amministrazione straordinaria.La cassa integrazione da novembre, per i lavoratori Sanac e per tutti quelli dell?indotto Ilva, difficilmente verr scongiurata. Ma c? la possibilit concreta che si tratti di una fase transitoria e che, in un futuro non troppo lontano, la produzione dalla zona a caldo dell?Ilva di Taranto torni a essere tanto importanti da garantire lavoro a Sanac, con conseguente stabili- t del personale dell?azienda.Arcelor Mittal con ogni probabilit potr intervenire sull?altoforno 2, chiuso dalla Procura di Taranto. Un?operazione di bonifica, e quindi la ripartenza dell?altoforno 2, garantirebbe un rialzo della richiesta di materiale refrattario nei confronti di Sanac. A spiegarlo direttamente il colosso, in una nota che parla del Decreto Crescita del governo. ?Arcelor Mittal Italia prende atto della pubblicazione avvenuta sulla Gazzetta ufficiale di un decreto legge adottato dal governo italiano che modifica il cosiddetto Decreto Crescita, che aveva eliminato la tutela legale in attesa dell?attuazione del piano ambientale per lo stabilimento di Taranto. Dopo la sua pubblicazione, il decreto legge entra in vigore immediatamente, anche se la sua permanenza nell?ordinamento soggetta a ratifica da parte del parlamento italiano entro 60 giorni. A seguito di talesviluppo, Arcelor Mittal Italia continuer ad operare oltre il 6 settembre pur continuando a monitorare gli impatti giuridici, normativi e operativi relativi all?impianto di Taranto?. Tradotto: Arcelor Mittal conferma l?investimento produttivo sul sito di Taranto, e di riflesso resta aperta la pista per l?acquisizione di Sanac. Inoltre, Matthieu Jehl, amministratore delegato di Arcelor Mittal Italia, spiega che ?per ora siamo in grado di continuare a gestire lo stabilimento di Taranto oltre il 6 settembre, pur continuando a valutarne l?impatto potenziale. Ora dobbiamo affrontare la questione dello spegnimento che stato ingiunto per l?altoforno numero due. I commissari straordinari dell?Ilva, responsabili della questione, hanno presentato al tribunale di Taranto una nuova istanza a tale riguardo. Mi auguro che si trovi una soluzione che ci consenta di continuare a far funzionare i tre altiforni indispensabili per la sostenibilit a lungo termine dello stabilimento di Taranto?.Il mondo sindacale, intanto, accoglie con un sorriso l?esposizione di Arcelor Mittal, ma chiede con forza una contrazione dei tempi di trattativa. ?Non c? tempo da perdere, la scadenza del 30 settembre vicina¯, dice Nicola Del Vecchio di Cgil Filctem. ?Arcelor potrebbe acquistare Sanac entro il 30 settembre, prolungare la fidejussione e proseguire nella trattativa, oppure – dice ancora Del Vecchio e ci auguriamo che non vada cos, ritirarsi dal tavolo di trattativa. Noi continuiamo a chiedere un incontro al ministero?. Dello stesso avviso anche la Rsu di Sanac: ?Chiediamo conferme riguardo alla procedura di acquisizione del gruppo Sanac da parte di Arcelor Mittal, visti i buoni sviluppi riguardanti il sito di Taranto. Auspichiamo inoltre – scrive la Rsu in una nota la presenza di Arcelor Mittal nella prossima convocazione al ministero?. Tommaso Silvi da Il Tirreno Massa e Carrara
24 2 minuti di lettura