Manovra, stato agitazione dei sindacati della scuola: “Fondi insufficienti”

I sindacati della scuola Flc Cgil, Uil Scuola Rua, SNALS Confsal e GILDA Unams hanno presentato nota ufficiale al Ministero del Lavoro, al Ministero dell’Istruzione e alla Commissione Garanzia, di proclamazione dello stato di agitazione nel Comparto Istruzione e Ricerca e alla richiesta di esperimento di tentativo di conciliazione.

La nota ufficiale a firma dei quattro Segretari generali, partita ieri sera, interrompe dunque le relazioni sindacali con il ministero dell`Istruzione e apre la strada a forme ampie di mobilitazione. La convocazione del ministro Bianchi fissata per domani (ore 16.30) andrà aggiornata in un nuovo confronto di natura formale che includa i temi della protesta in atto: “Non è esclusa alcuna forma di protesta compreso lo sciopero – sottolineano i segretari generali – che viene considerato uno strumento e non un obiettivo perché non c`è alcuna intenzione di accentuare le spaccature presenti nel Paese, né di minare la necessaria coesione sociale in un momento difficile e in una trattativa complessa, ma serve la disponibilità e la volontà politica di giungere a soluzioni condivise, sia economiche che giuridiche, che riguardino l`insieme del personale della scuola che ora appaiono veramente troppo lontane e disattese dalla legge di Bilancio”.

In particolare, i sindacati chiedono il rinnovo del CCNL 2019/2021 sotto il profilo normativo e retributivo (“Le risorse stanziate per il rinnovo nella legge di bilancio 2022 – si spiega – sono assolutamente insufficienti per concludere la trattativa.

Occorrono inoltre risorse aggiuntive per ridurre il divario esistente tra le retribuzioni del settore, a parità di titoli di studio, alla media di quelle del comparto pubblico e in prospettiva alla media dei paesi europei”; la garanzia del consolidamento in busta paga dell`elemento perequativo previsto nei CCNL 2016/2018; la definalizzazione degli aumenti contrattuali eliminando ogni riferimento a “dedizione all`insegnamento, impegno nella promozione della comunità scolastica e la cura nell`aggiornamento professionale continuo”; la valorizzazione della professionalità docente; o stanziamento di risorse aggiuntive per finanziarie la revisione dei profili professionali di Dsga, assistenti amministrativi e tecnici e collaboratori scolastici; l`incremento del fondo per la contrattazione integrativa delle istituzioni scolastiche; l’estensione della card docenti al personale precario e al personale educatore ed Ata.

In tema di relazioni sindacali, per i sindacati va affermata la centralità delle prerogative contrattuali rispetto alla legge come strumento di potenziamento della funzione unificante che il sistema di Istruzione e Ricerca svolge per l`intero Paese.

Giudicano inaccettabile l`intervento unilaterale su materie di competenza della contrattazione quali la mobilità, la formazione, la valorizzazione professionale e in generale su tutti gli aspetti attinenti al rapporto di lavoro.

Su organici e stabilizzazione precari, le organizzazioni chiedono la proroga al 30 giugno 2022 dei contratti docenti e Ata sul cosiddetto “organico covid”; la riduzione del numero di alunni per classe e per istituzione scolastica, come da Patto per la Scuola Governo/sindacati del 20 maggio scorso; l’apertura immediata del tavolo di confronto, previsto dal Patto per la scuola del maggio scorso, per rendere disponibile in via strutturale e permanente il sistema delle abilitazioni nella scuola ai fini della stabilizzazione del precariato in favore dei precari con almeno 3 anni di servizio e dei docenti già di ruolo; l’apertura del tavolo di confronto sulla mobilità per superare i vincoli imposti al personale docente e Dirigente.

Riguardo il personale ATA, viene richiesta l’indizione del concorso riservato per gli assistenti amministrativi facenti funzione DSGA con tre anni di servizio, compresi coloro che sono sforniti di titolo di studio specifico; l’incremento l`organico Ata implementando i parametri di distribuzione del personale alle scuole anche in ragione delle sempre più crescenti esigenze di sicurezza con particolare riferimento al profilo di collaboratore scolastico, stante l`intesa Mi/sindacati del 18 maggio scorso; il superamento del blocco quinquennale ai fini della mobilità dei Dsga neo assunti.

Sulla sburocratizzazione del lavoro e semplificazione, si chiede di limitare all`essenziale la documentazione relativa ai processi didattici e amministrativi; valorizzare l`autonomia progettuale dei docenti che si esplica nella dimensione individuale e collegiale; snellire i procedimenti amministrativi eliminando confusioni e conflitti di competenza con altri enti pubblici.

Infine, per il capitolo, autonomia Differenziata, per i sindacati va superata ogni iniziativa di devoluzione delle competenze in materia di istruzione.

tn da ildiario del lavoro.it

Pulsante per tornare all'inizio