®Si accentua la volont di tagliare diritti e tutele dei lavoratori via via che si viene a conoscenza degli emendamenti al decreto 112 presentati dal governo e dalla maggioranza di centrodestra¯. Una serie di interventi ®su materie ‘tutte’ derivate da accordi sindacali e con le altre parti sociali; un atteggiamento di merito e di metodo inaccettabile per chi ha firmato quegli accordi. Un motivo in pi per la necessaria, e a questo punto urgente, necessit di mobilitazione unitaria¯. A dirlo segretario confederale della Cgil, Fulvio Fammoni, secondo il quale evidentemente all’esecutivo ®non bastava quanto gi fatto nel testo originale del Decreto per smantellare l’accordo del 23 luglio scorso¯. Alla prima versione del decreto, infatti, dice Fammoni, ®si aggiunge adesso che per il contratto a tempo determinato, nel caso si superi il tetto dei 36 mesi, invece dell’assunzione, si prevede un indennizzo economico e che, addirittura, queste norme devono essere applicate anche ai giudizi in corso all’entrata in vigore della legge,vanificando uno dei principali strumenti di rientro dalla precariet ¯. Il dirigente sindacale contesta poi la cancellazione dell’obbligo di comunicare l’instaurazione del rapporto di lavoro il giorno prima, ®norma che ha prodotto tanti effetti positivi nella lotta al sommerso e per la sicurezza dei lavoratori¯. Ancora, ®si continua l’intervento per legge sulla derogabilit al ruolo dei contratti collettivi nazionali di lavoro, su materie come riposo giornaliero, pause e lavoro notturno¯.
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