Fumata nera all’ultimo incontro tra sindacati e commissario del Maggio musicale per il salvataggio dell’ente lirico in grave crisi. Il confronto, che si tenuto stamani al Comunale di Firenze tra il responsabile pro tempore del teatro Francesco Bianchi, Cgil, Cisl, Uil e Fials (sigla degli orchestrali) aveva per oggetto la discussione sul piano di rilancio presentato dai sindacati stessi (1,5 milioni di risparmi annui sul costo del lavoro ottenuti con diversa turnazione, orari e pi flessibilit , nessun licenziamento) come sostitutivo del programma di tagli, per 4 milioni, prospettato dal commissario, che prevede invece la cancellazione del corpo di ballo, quella del laboratorio scenografico in un quadro generale di riduzione del personale di circa 120 dipendenti (75 subito, le altre a partire dal prossimo anno). E’ andata male, la nostra proposta stata definita insufficiente a livello economico – ha spiegato Silvano Ghisolfi della Cgil, al termine dell’incontro -. Un milione e mezzo di risparmi sul personale non bastano ed il nostro paletto sul no ai licenziamenti non verr accettato se questa cifra non salir . Affinch ci possa succedere, noi cercheremo di elaborare un altro piano, sperando che nel mentre possa essere svolta anche un’operazione di ripatrimonializzazione del teatro. Questo piano, a quanto si apprende, verr definito dai sindacati luned pomeriggio e presentato subito a Bianchi. La mattina, alle 12, invece, nella sede della Regione Toscana, ci sar un incontro tra le organizzazioni dei lavoratori e gli enti locali che sono soci pubblici nella fondazione del Maggio: Comune e Provincia di Firenze, in aggiunta alla stessa regione. Auspichiamo che in questo confronto – ha osservato Ghisolfi – possa arrivare da questi soggetti un’assunzione di responsabilit nella vicenda. (ANSA).
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