Al via anche in Toscana la raccolta firme per una legge di iniziativa popolare che tuteli il lavoro e i lavoratori delle aziende sequestrate e confiscate alla mafia. Promossa da Cgil con Libera, Arci, Acli, Anm, Legacoop, Confesercenti, Sos Impresa, Centro Studi Pio La Torre, la legge mira a reintrodurre ammortizzatori sociali per i lavoratori di quelle aziende, istituire un tavolo con i sindacati per tutelare il lavoro, creare meccanismi affinch possano non fallire. Ad oggi, per le interruzioni del credito e per altri motivi, fallisce l’80% delle imprese sequestrate: un fenomeno che in Italia, secondo la Cgil, colpisce 80.000 lavoratori. In Toscana ad oggi sono stati confiscati 50 fra beni immobili e aziendali per mafia. Iniziative per la raccolta delle firme sono previste domani sera a Pistoia presso il Convento di San Domenico; gioved 21 a Pisa presso la Camera del Lavoro; gioved 28 a Siena nel pomeriggio in piazza Salimbeni (prosegue il 20 marzo e l’8 aprile); il 6 marzo a Firenze presso la Camera del Lavoro.(ANSA).MAFIA: DON CIOTTI A LUCCA, ATTENTI A QUELLA SOTTOTRACCIA PRIMO APPUNTAMENTO VERSO GIORNATA RICORDO VITTIMEGrande folla al Palazzetto dello sport di Lucca per don Luigi Ciotti, il sacerdote presidente dell’associazione Libera che da anni denuncia contro il potere mafioso. Quello lucchese stato il primo appuntamento verso la giornata in ricordo delle vittime della mafia, che quest’anno sar celebrata il 16 marzo a Firenze. Don Ciotti ha parlato davanti agli studenti delle scuole superiori: Da tempo le organizzazioni mafiose non compiono pi gesti violenti eclatanti – ha detto don Ciotti – i mafiosi adesso lavorano sottotraccia, riescono a rendersi poco visibili ma il loro potere c’ sempre e si espande. Per questo c’ bisogno subito, fin da ragazzi, di adottare una cultura della legalit e di non voltare lo sguardo davanti alle prevaricazioni. Un appello, quello all’impegno dei giovani contro gli atteggiamenti mafiosi, rilanciato anche dal sindaco di Lucca Alessandro Tambellini e dal presidente della Provincia, Stefano Baccelli. Alberto Vannucci, docente all’Universit di Pisa, autore del libro L’Atlante della corruzione, ha chiarito che nessun territorio al sicuro da questi fenomeni, nemmeno il nostro. (ANSA).
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