Livorno: Cgil, ISS Palumbo conferma procedere licenziamenti

La Iss Palumbo al tavolo di oggi ha purtroppo confermato la propria volontà di procedere ai licenziamenti, dimostrando una irremovibilità e una chiusura al dialogo inaccettabile”. Così in una nota, Flaviano Bardocci della Filcams-Cgil provincia di Livorno, al termine della riunione del tavolo di crisi regionale dedicato all’azienda che all’interno della raffineria Eni di Livorno si occupa di stoccaggio, logistica e movimentazione dei lubrificanti e che lo scorso dicembre ha aperto la procedura di licenziamento collettivo per i suoi 35 dipendenti. Il sindacato oggi ha chiesto nuovamente il ritirno dei licenziamenti. “L’appalto gestito fino ad oggi da Iss Palumbo scadrà il prossimo 31 gennaio ma l’azienda aveva già aperto la procedura di licenziamento un mese fa: tutto ciò è inaccettabile, Iss Palumbo ha aperto un licenziamento preventivo senza neanche attendere l’esito della nuova gara. Sebbene l’azienda ancora non si trovi in uno stato di crisi ha deciso comunque di perseguire la strada dei licenziamenti: non possiamo accettarlo. Al Comune di Livorno e alla Regione Toscana, che al tavolo hanno sottolineato la responsabilità e la serietà con cui stiamo cercando di gestire questa delicata vertenza, chiediamo di continuare ad essere al nostro fianco. Ai vertici di Eni chiediamo invece di fare finalmente chiarezza sul futuro dell’appalto: non è infatti ancora chiaro come esso sarà gestito a partire dal 1 febbraio. La città non può rischiare di perdere altri posti di lavoro”. Anche Gianfranco Simoncini, assessore al lavoro del Comune di Livorno presente al tavolo con la Regione, le organizzazioni sindacali e l’azienda, afferma che la posizione di non ritirare la procedura di licenziamento, “non trova giustificazioni alla luce dei bandi emanati da Eni per la gestione di quei servizi che la Iss Palumbo ha in appalto fino al 31 gennaio prossimo. Non siamo ancora di fronte a uno scenario di crisi per questa azienda, i cinque tender lanciati da Eni presuppongono l’utilizzo di 28 lavoratori. C’erano quindi tutte le condizioni per il ritiro della procedura. Occorrerà attendere come andranno le gare, pertanto ad oggi la procedura di licenziamento collettiva risulta priva di fondamento. Non è escluso che qualcuno possa non essere riutilizzato da Iss Palumbo o da altre ditte aggiudicatarie, ma potrebbe trattarsi di un numero minimo, da fronteggiare con strumenti diversi dal licenziamento collettivo. Per altro questo modo di agire non ha riscontri nei molti appalti che frequentemente vanno in gara. Al termine dell’incontro, proprio per queste ragioni, abbiamo congiuntamente richiesto, Regione, Comune e organizzazioni sindacali all’azienda di riflettere ulteriormente sulle proprie decisioni anche per evitare un acuirsi del conflitto sociale”. Nell’occasione l’assessore Simoncini ha rinnovato la richiesta di un tavolo nazionale sulla questione delle prospettive dello stabilimento Eni di Livorno. (ANSA).

Pulsante per tornare all'inizio