Lettera aperta ai Fratelli Senegalesi

Lettera aperta ai fratelli senegalesi.˜E? accaduto a Firenze, poteva accadere a Prato.Era di Pistoia, sarebbe potuto venire dalla nostra citt?.Il razzismo, strisciante, monta sempre di pi? nelle conversazioni quotidiane della gente qualunque, alimenta discorsi senza valore, privi di pensiero, coatti a ripetere la stessa parola, la stessa sentenza: ?tornate da dove siete venuti? ?fate schifo? ?negro di merda? (o cinese di merda, non cambia). Questo Paese che credevamo immune da questo tipo di rischi, ad un certo punto si ? scoperto razzista, come l?America nei confronti dei neri, come altri Paesi nei confronti di varie comunit?.Come vedete, non vogliamo spendere per voi parole di consolazione, non vogliamo accodarci al coro di quelli che dicono ? pazzo!Folle lo era sicuramente, ma la sua follia si ? alimentata, ha trovato casa, si ? potuta espandere in un mondo che le ha dato copertura. Casseri si ? potuto sentire il vendicatore di un popolo, perch? questo popolo non lo aveva messo chiaramente ai margini, come avrebbe dovuto, come una nazione civile avrebbe dovuto fare.Per questo, davanti all?ennesima tragedia ?una delle pi? gravi del nostro Paese- non solo ci mettiamo a lutto, accanto a voi, ma insieme a voi, a tutti gli altri popoli, ospiti in Italia, ai tanti, tantissimi democratici antirazzisti, che per fortuna esistono, ci impegniamo a continuare, a rafforzare la nostra battaglia per l?accoglienza, per i diritti, perch? anche per i migranti l?Italia possa diventare un Paese normale in cui vivere.˜˜

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