Legge 194 e femminicidio

Alla stampa cittadina,˜un?altra volta si opera ˜il tentativo di limitare la legittima libert? delle donne a decidere del proprio corpo e difendere la propria vita; ancora una volta ˜le donne non sono rispettate e tutelate!˜Due differenti fatti colpiscono la nostra attenzione in proposito:˜1.˜˜˜˜˜ Il˜ Consiglio regionale della Toscana, inaspettatamente,˜ ha bocciato˜ una mozione con la quale si chiedeva la piena applicazione della Legge 194/78 (interruzione volontaria della gravidanza), soprattutto riguardo al compito attribuito alle regioni di garantire l?attuazione della legge, in particolare in merito all?obiezione di coscienza del personale medico e sanitario. Nella mozione si facevano proposte e richieste precise ed attuabili che ancora una volta le istituzioni politiche non hanno accolto;˜ anche in questa Regione si tenta di negare˜ nei fatti,˜ un diritto delle donne,˜ che pure si difende in linea di principio!˜2.˜˜˜˜˜ In parlamento si ? votata la cosidetta˜ ?legge contro il Femminicidio.?˜ Alla gioia per il decreto approvato in extremis ma in tempo utile, si ? sostituita subito la rabbia per la strumentalizzazione delle donne, proprio di quelle che subiscono violenze e abusi spesso fino alla morte!Andando dietro alle polemiche che raccontano i mass media scopriamo che la legge ? composta di 11 articoli: 5 relativi al femminicidio e 6 che riguardano norme di pubblica sicurezza. 5 contro 6,˜ nemmeno la maggioranza; e la chiamano legge sul femminicidio!!!Con la scusa di difendere le donne, si sono inseriti articoli che trasformano la legge contro il Femminicidio in un decreto sicurezza senza che questo venga pubblicamente detto. Non vogliamo, qui, entrare nel merito di questi articoli ma riteniamo offensivo˜ che in Italia non si riesca a fare una legge specifica solo per le donne,˜ per proteggerle e tutelarle senza che˜ siano usate e strumentalizzate.˜Ancora una volta sulle questioni di genere il nostro paese mostra arretratezza culturale, maschilismo˜ e superficialit? che unite a scarsa sensibilit? sono le˜ cause originarie della violenza alle donne e del femminicidio cos diffuso anche nel nostro paese.Inoltre ? mancato il confronto con associazioni femminili, centri antiviolenza e istituzioni preposte che avrebbero potuto portare un notevole contributo e ed evitare norme, che al di l? delle buone intenzioni, potrebbero rivelarsi di dubbia utilit? o perfino dannose.˜Pertanto SI CHIEDE che la Regione Toscana approvi la mozione di cui al punto 1 tornando ad essere garante della piena applicazione di una legge dello Stato presso le strutture pubbliche, garantendo al contempo sia la reale obiezione di coscienza (solo quella REALE!!!!!) che il diritto delle donne alla libera scelta in tema di maternit?.VOGLIAMO, inoltre, che la Regione si impegni a riprendere il dialogo con le associazioni e il movimento delle donne, attivando quel tavolo regionale che nelle intenzioni doveva essere gi? partito nel mese di luglio!CI ASPETTIAMO che in futuro si evitino strumentalizzazioni di qualunque tipo sulla pelle delle donne che sono gi? ampiamente sfruttate e penalizzate all?interno della nostra societ? nella vita quotidiana.˜per il Coord. Donne ? CGIL PratoNora Toccafondi˜Manuela Parigi

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