Un confronto con tutti i candidati a sindaco e una lettera aperta al futuro primo cittadino, chiunque sar . La Cgil ragiona sul futuro della citt di Arezzo: appuntamento domani venerd 6 marzo, alle ore 17, in via Monte Cervino con Bracciali, Ghinelli, Nardone, Ricci e il rappresentante della lista Insieme Possiamo.?Siamo convinti che con le elezioni del 2015 si chiuda un lungo e difficile ciclo politico locale ? afferma Alessandro Mugnai, segretario provinciale Cgil, sindacato che conta 45mila iscritti in provincia e 13mila nel comune di Arezzo.. Si disegna una nuova Regione, si fanno i conti con il lento tramonto della Provincia, si annuncia un nuovo modello politico e amministrativo per il Comune di Arezzo. Noi ci siamo. E vorremmo che ci fossero anche tutti gli altri: sindacati, categorie economiche, associazioni. Non per scambi di promesse, non per portare pacchi e pacchettini di voti ma per aggiungere idee e progetti alla strategia dei prossimi 5 anni?.Un appello anche per lo ?stile? del governo cittadino: ?vorremmo che nessuno, mai pi, si trincerasse dietro le classiche frasi ?non di mia competenza?, ?hai ragione ma ho le tasche vuote?, ?vorrei ma non posso?. Vorremmo che tutti giocassero la carta del fare, magari anche sbagliando com? naturale. Non ci interessano quelli che stanno alla finestra ad attendere, furbescamente, l?occasione buona?. Venerd la Cgil presenter la sua lettera aperta al futuro sindaco: ?stia alla larga dai salotti, poteri forti e circoli d?interesse e prediliga le persone perbene e generose. A noi non interessano gli ?uomini? soli al comando, quelli da tutte le occasioni e circostanze. La societ , anche come quella di Arezzo, composta da tanti bisogni, diversit , esigenze e funzioni. Dovr dar prova di saper interagire attraverso il valore della cooperazione, il confronto e il massimo ascolto. Il suo potere di delega, se avr cura di circondarsi di collaboratori capaci e motivati, potr permettere di portare avanti cose interessanti soprattutto per le classi pi deboli. Arezzo divenuta pi povera, dovr concentrare tutte le risorse possibili e trovarne nuove per far fronte ai bisogni di giovani precari o inoccupati, disoccupati, lavoratori con bassi salari, migranti, anziani spesso in solitudine e con la pensione da fame. Gi da subito le chiediamo di promuovere, meglio con gli altri sindaci della provincia, iniziative attive, di contrasto e se necessario di frattura verso le pesanti condizioni derivanti dal patto di stabilit che pone situazioni pressoch drammatiche per la tenuta dello Stato Sociale nel territorio. Sul Governo centrale deve essere esercitata la massima pressione perch i comuni non siano pi mere leve fiscali o caveau per prelievi fuori dal controllo del territorio. Le diciamo infine che, per quello che ci compete, collaboreremo al massimo per le cose che reputeremo buone e la contrasteremo senza sconti alcuni per quelle che riterremo poco appropriate?.La Cgil propone ai candidati tre grandi aree di confronto: il lavoro e la formazione, un nuovo stato sociale, i beni pubblici.Per quanto riguarda il lavoro, ?le amministrazioni locali hanno una doppia leva sula quale agire in maniera diretta per sostenere le imprese: la semplificazione amministrativa e il conseguente alleggerimento della pressione fiscale, tributaria e tariffaria che per deve essere, in via assoluta, non generalizzata: benefici selettivi che devono andare verso le Aziende che promuovono concreta innovazione, occupazione stabile e investimenti in sicurezza e ambiente di lavoro. Vanno in particolar modo individuate forme nuove di reperimento di risorse quale, ad esempio, la tassa di soggiorno. Una grande opportunit , per il Comune di Arezzo, rappresentata dall?essere la locomotiva di un intero territorio, quello provinciale. Locomotiva di un treno dai molti vagoni: turismo, agroalimentare, ambiente, eccellenze del territorio?. La Cgil sottolinea poi, sempre connessi al lavoro, i temi della legalit , dei tempi di vita e di lavoro.Quanto al nuovo stato sociale, ?va definito un nuovo modello di assistenza alla salute e di stato sociale. I Comuni, e con essi l?intero sistema locale, devono essere veri e propri soggetti contrattuali con la Regione Toscana in questa fase di riorganizzazione del sistema sanitario. Non ci entusiasmano le battaglie di campanile ma ci preoccupano i diritti e le condizioni di lavoro degli operatori del SSN e il diritto alla salute dei cittadini. Crediamo fondamentale la riscrittura complessiva di questi temi: servizi, operatori, localizzazioni. E questi temi interessano non solo le politiche per la salute ma anche quelle sociali. A qualcuno interessa forse la ?scatola? e il fiocco. A noi interessa il contenuto: chiediamo ai nuovi amministratori di Arezzo e ai consiglieri regionali che verranno eletti in questa provincia di aprire una vera e propria trattativa con la nuova Giunta Regionale non solo sulla sanit ma sull?insieme di tutti i servizi pubblici?. In tema di politiche sociali, la Cgil evidenzia le emergenze rappresentare dalla casa e dalle azioni a favore delle famiglie, degli anziani, delle persone sole chiedendo l?attivazione di ?un consistente fondo per le spese di assistenza sociale e di sostegno alle emergenze in cui, un singolo o una famiglia, si pu trovare?.Infine i beni pubblici per i quali ha Cgil rivendica ?una visione che salvaguardando le esperienze di gestione diretta pubblica, sappia assegnare ad ognuno un preciso ruolo. Le esperienze di esternalizzazione di molti servizi hanno evidenziato una carenza di pianificazione, programmazione e controllo da parte delle istituzioni pubbliche. Tornare indietro in molti casi impossibile, in taluni sbagliato. La strada maestra fare in modo che i Comuni abbiano le competenze professionali e gli orientamenti politici indispensabili alla creazione di un rapporto paritario con le imprese, a parziale o totale capitale pubblico, che erogano servizi chiave per i cittadini?.La Cgil evidenzia quindi le situazioni di Nuove Acque e Sei Toscana, il futuro bando di gara per le reti del gas, il superamento delle province, il tema degli appalti. Infine sul Comune di Arezzo: ?ci aspettiamo il ripristino di buone relazioni sindacali e la nuova amministrazione comunale dovr dimostrare, con fatti concreti, grande prova di volont per avviare confronti e trattative per riportare le cose accettabili?. com
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