A difesa dei lavoratori e delle lavoratrici che rappresentiamo la Cgil avanza a tutte le aziende committenti, a maggior ragione se pubbliche, la richiesta di tutela occupazionale – afferma Mauro Fuso Segretario Generale della Cgil di Pisa che aggiunge: in un bando lo si pu fare, correttamente, se sono inserite nel capitolato di gara precise clausole sociali di salvaguardia occupazionale e contrattuale. Questa indicazione indice di trasparenza soprattutto per quelle aziende che risponderanno al bando. Rappresenta inoltre una risposta di qualit del servizio potendo utilizzare in questo modo professionalit maturate negli anni. Peraltro si tratta di una procedura ampiamente collaudata con la Regione Toscana nel settore sanitario (dove sono coinvolti addirittura migliaia di lavoratori e lavoratrici) e sottoscritta con un Protocollo anche da ANCI Toscana. Insomma per la Cgil i cambi di appalto sono tema frequente di negoziazione da realizzarsi per nel rispetto di chi vi lavora, e questo chiediamo al Comune di Pisa impegnato a definire il capitolato di gara. Sono queste le bugie della Cgil: richieste precise e trasparenti, per chi lavora da anni nell’appalto, da inserire nel bando. Non alla Cgil – conclude Fuso – ma a quei lavoratori il Comune deve rispondere in buona sostanza, alla loro occupazione e al reddito con cui dovranno vivere.
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