Oltre duecento lavoratori del gruppo Dada, societ fiorentina operante nel settore dei servizi internet e per cellulari, hanno manifestato stamani a Firenze per chiedere garanzie che la sede di Dada.net, una parte dell’azienda che sar ceduta a Buongiorno Spa, rimanga nel capoluogo toscano. I lavoratori hanno indetto uno sciopero di 4 ore e organizzato due presidi, uno sotto la sede di Dada in largo Alinari e l’altro sotto Palazzo Vecchio, dove una delegazione stata ricevuta dal vicesindaco Dario Nardella e dalla presidente della commissione lavoro Stefania Collesei (Pd). Secondo quanto spiegato da Enrico Talenti della Cgil l’azienda stata divisa in due parti, Dada.net e Dada.pro, ed stato deciso che Dada.net, che occupa oltre 120 lavoratori, venga venduta a Buongiorno Spa, azienda specializzata in servizi per cellulari con sedi a Milano e Parma. Per i lavoratori determinante per la difesa dei posti di lavoro che la sede della societ rimanga a Firenze, altrimenti ci troveremo di fronte a licenziamenti mascherati da trasferimenti. Nardella ha assicurato che il Comune rimarr al fianco dei lavoratori, con la certezza che la strada da percorrere sia quella di preservare il valore dell’azienda, che significa mantenere i livelli produttivi e di occupazione evitando speculazioni finanziarie. Collesei ha spiegato che il Consiglio comunale chieder che avvenga un incontro formale tra l’Amministrazione, i sindacati e Buongiorno per ottenere garanzie sui livelli occupazionali e sul mantenimento della sede fiorentina. In una nota, Barbara Poggiali, amministratore delegato di Dada, sottolinea che per noi il fattore umano e la valorizzazione delle persone in Dada da sempre uno dei punti nodali, quindi la tutela dell’occupazione di tutto il Gruppo ha grande importanza anche in questo processo. E’ vero – aggiunge – che stiamo valutando la cessione di Dada.net, ma i criteri per la scelta dell’acquirente tengono in grande considerazione le garanzie occupazionali, in particolare a Firenze, oltre che l’offerta economica. La scelta di trattare in esclusiva con Buongiorno risponde proprio a questo criterio. (ANSA).
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