Siena, Firenze, Pisa e Arezzo sono tra le province con il tasso di occupazione tra i pi alti in base alla classifica stilata dall’Osservatorio statistico dei consulenti del lavoro nel 2016 guidata da Bolzano con il 72,7%, seguita da Bologna (71,8%) e Belluno e Modena (68,8%). Le quattro province toscane sono tutte posizionate tra le prime 20: Siena con il 67,9%, Firenze e Pisa (67,5%) e Arezzo (67,4%). Quanto al tasso di occupazione femminile la provincia di Arezzo si posiziona addirittura al secondo posto a livello nazionale con il 64,4%, dietro soltanto a Bologna (66,5%). (ANSA).Arezzo: Occupazione ®in rosa¯ al top. Stipendi minori della ToscanaSiamo tra le province con pi occupazione femminile ma siamo anche quelli che in Toscana guadagnano meno. E il quadro a due facce che emerge dai dati dell`osservatorio statistico dei consulenti del lavoro. Ad Arezzo, rivela il report, il 644% delle donne ha un impiego, meglio di noi fanno solo Bologna e Bolzano, che hanno rispettivamente il 66,5 e 66,4% di donne con un lavora Ma le buone notizie, in tema di pari opportunit , non finiscono qui: Arezzo in assoluto la provincia italiana con la minor differenza tra occupati uomini e donne: il divario solo del 6,1%. Ma ci sono anche le note dolenti: il lavoratore aretino quello che guadagna meno in Toscana, la retribuzione media netta di 1239 euro, mentre quella di un fiorentino, i primi in classifica, di 1352. Un quadro, tutto sommato, frutto del tipo di impresa che si sviluppata in provincia come spiega il segretario della Cgil Alessandro Mugnai: ®L`impatto del manifatturiero legato alla moda importante in provincia, credo che si debba a quello il gran numero di donne impiegate, la moda tradizionale territorio femminile ¯. Anche per quanto riguarda il discorso stipendi, Mugnai guarda al tipo di impresa: ®Nel manifatturiero, moda o metalmeccanico, non ci sono grandi guadagni. Per non parlare dei servizi, dove gli stipendi sono da fame. Come sindacato dove possibile facciamo contrattazione integrativa. Ma affinch si possa fare le aziende devono andare bene. E ora un po` che non succede¯. Dory d`Anzeo Da La NazioneArezzo
22 minuto di lettura