I rappresentanti sindacali della Sasch si sono alzati dal tavolo istituzionale indetto dall’assessore regionale Simoncini sulla vertenza del gruppo Sasch con in mano l’accordo preparato, sulla base dell’incontro di luned scorso dall’avvocato Gian Luca Pinto, legale del Gruppo. Questa prima stesura sar oggetto dell’incontro tra propriet e sindacati in programma oggi, a partire dalle 16.30 nella sede Sasch di Capalle, alla ricerca di una chiusura della trattativa che ancora non scontata. Le parti sono ancora lontane su un unico punto: cos sintetizzato dal segretario Filctem Cgil di Prato, Massimiliano Brezzo, a nome di tutti i sindacati: la propriet non vuol sottoscrivere niente che possa vincolare in qualche modo le newco, le tre nuove societ che dovrebbero nascere dalla liquidazione del Gruppo, nel timore di allontanare eventuali nuovi soci. Da questo ‘nodo’ dipende soprattutto la questione della liberatoria, che dovrebbe essere firmata dai lavoratori, che rinuncerebbero cos a qualsiasi tipo di ‘responsabilita’ in solid delle newco, compreso il tfr o altre questioni relative agli attuali salari percepiti del gruppo Sasch. Liberatoria che la propriet insiste nel voler inserire nell’accordo, seppure in maniera meno invadente rispetto al piano originario. Da parte loro i sindacati cercano di chiudere la vicenda con gli attuali soci, per evitare di dover riaprire vertenze con nuovi interlocutori. Oltre a sindacati e azienda, stamani alle 8.30 davanti all’assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini c’erano i rappresentanti degli enti locali interessati dalla chiusura del gruppo Sasch, tra cui il sindacoimprenditore Roberto Cenni. Ancora solo da spettatore la partecipazione del direttore di Fidi Toscana, Giovanni Ricciardi, che non ha avuto il tempo di valutare il possibile ruolo della finanziaria regionale in sostegno al piano aziendale. Al termine del tavolo istituzionale il primo contatto ufficiale tra Fidi e Sasch, con l’incontro tra Giovanni Ricciardi e Roberto Cenni.(ANSA).
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