ÿLa Filt Cgil di Pisa ha proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti dell’azienda Arca-Cooplat, incaricata della movimentazione bagagli all’aeroporto di Pisa, dopo avere ricevuto dall’azienda stessa la comunicazione dell’attivazione delle procedure per la richiesta di cassa integrazione in deroga per 74 dei circa 85 lavoratori dell’impresa. La notizia stata pubblicata oggi dal quotidiano Pisanotizie.it. Abbiamo gi avviato la procedura di raffreddamento – ha spiegato Goffredo Carrara, segretario provinciale della Filt Cgil – e spero che al pi presto la situazione si risolva. Cos come mi aspetto che la Regione Toscana respinga la richiesta dell’azienda, cos come stata effettuata perch le motivazioni per accedere alla cassa integrazione in deroga non reggono. Arca-Cooplat ha infatti spiegato ai sindacati che il ricorso alla cassa integrazione si reso necessario per la modifica del capitolato d’appalto che prevede il pagamento da parte della Sat non di una somma in base ai numeri di voli, ma relativa al numero dei bagagli. Si tratta di motivazioni inaccettabili – attacca Ferrara – anche perch parliamo di un’azienda che ha vinto la gara d’appalto nel luglio scorso, dopo avere fatto un’offerta che immagino abbia valutato e sapesse bene il margine di guadagno. Accettare la richiesta di cassa integrazione, oltre a penalizzare i lavoratori, significherebbe aprire la strada anche a una concorrenza sleale verso aziende che invece svolgono seriamente la propria funzione e non scaricano su lavoratori e collettivit il calo di guadagni in uno scalo che fa segnare mensilmente record di passeggeri, anche perch guarda caso la loro richiesta di cassa integrazione per i periodi di bassa stagione: da febbraio a maggio e da ottobre a dicembre.(ANSA).
20 minuto di lettura