Alcune centinaia di lavoratori dei servizi nelle scuole hanno manifestato oggi a Firenze sotto la sede della Prefettura, nell’ambito di uno sciopero nazionale di 8 ore, per chiedere la proroga dell’appalto. La protesta stata indetta in maniera unitaria dai sindacati perch il 30 giugno scade l’appalto a livello nazionale e 26 mila persone in Italia, in gran parte donne, 1100 in Toscana, rischiano di perdere il loro posto di lavoro. Secondo il segretario toscano della Filcams Cgil Roberto Betti sarebbe il pi grande licenziamento di massa di questo governo e per questo oggi con la nostra protesta chiediamo al Governo di prorogare l’appalto e di pensare a un nuovo bando che sia di carattere regionale. Si tratta, ha spiegato ancora, soprattutto di donne e questi lavoratori svolgono vari servizi all’interno delle scuole, come aprire e pulire le sedi, assistere gli alunni, controllare e sorvegliare gli edifici. Una delegazione di manifestanti ha incontrato il prefetto di Firenze Paolo Padoin e i sindacati auspicano l’apertura di un tavolo con la Regione. Per il segretario la situazione delicata e d’ora in poi sciopereremo senza rispettare i tempi previsti dalla legge o garantire i servizi minimi. In una nota il consigliere regionale Fds-Verdi Mauro Romanelli annuncia una mozione a sostegno dei lavoratori e sottolinea che queste persone dal 30 giugno non avranno pi alcuna certezza lavorativa, vittime di un licenziamento di massa a causa di un Governo che sta falcidiando la scuola pubblica e facendo regali agli istituti privati. Si risparmia sulla qualit dei servizi e sulle condizioni minime di agibilit per i nostri figli. (ANSA).
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