I lavoratori della Eaton, la multinazionale statunitense che produce componentistica per auto, chiusa dal 2008 e che ha deciso di licenziare entro il 15 dicembre prossimo i suoi 304 dipendenti, hanno occupato l’area macchinari della fabbrica, forzando i cancelli che da due anni impedivano l’accesso a questa area dello stabilimento. L’azione stata compiuta dopo che questa mattina, durante un incontro in prefettura i vertici dell’azienda si sono rifiutati di ritirare le lettere di licenziamento e di avviare la cassa integrazione in deroga, come chiesto dai sindacati. I rappresentanti della Rsu hanno lasciato il tavolo della trattativa, mentre davanti alla prefettura gli operai manifestavano. Gli addetti alla sicurezza dello stabilimento hanno tentato di fermare i 304 lavoratori. L’azienda stata avvertita dell’occupazione abusiva del capannone, grande 96 mila metri quadrati, da cui per era gi riuscita a portare via tutte le macchine, che valgono oltre 20 milioni di euro. Andremo avanti ad oltranza nell’ occupazione – dicono i lavoratori – fino a quando la trattativa non dar segnali per noi positivi. Nei giorni scorsi il prefetto Giuseppe Merendino aveva invitato le maestranze della Eaton a non attuare proteste clamorose. (ANSA).
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